Belli e dannati: 3 dispositivi tech imperfetti che vi faranno innamorare

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© JerryRigEverything

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Come redattori e revisori di dispositivi tecnologici spesso cerchiamo di fare un passo indietro rispetto alle nostre emozioni e di analizzare i prodotti da un punto di vista oggettivo. Quando consigliamo un prodotto cerchiamo di fornirvi un quadro completo del dispositivo o del servizio ma quando ci si innamora, lo sapete bene, non è sempre facile.

La bellezza dell'interazione umana è che ognuno ha opinioni e punti di vista diversi. Questo è particolarmente vero quando si tratta di prodotti tecnologici. Anche all'interno del nostro piccolo team di redattori abbiamo diversi smartphone preferiti e sfavoriti. La verità è che sappiamo che alcuni dispositivi sono imperfetti ma nonostante tutto li amiamo. Eccone tre, belli e dannati, dai quali è difficile stare alla larga (almeno per noi)!

David McCourt - Google Pixel 4

Difetti: autonomia, nessun sensore grandangolare, dove sono i miei aggiornamenti?

Il Google Pixel 4 è uno smartphone imperfetto. Questo lo so. La durata della batteria è scarsa. Quando si forza il display permanentemente in modalità 90Hz e si utilizzano gesti e fotocamera l'autonomia peggiora. Manca una fotocamera grandangolare mentre praticamente tutti i rivali sul mercato la offrono. Anche il punto di forza dei Pixel, ovvero gli aggiornamenti tempestivi, sono in ritardo.

Il Pixel 4 offre un interessante kit di feature in espansione come Live Captions, ad esempio. Ma per alcuni il nuovo flagship di Google è semplicemente inutilizzabile a causa della durata della batteria. Non raccomanderei a tutti di spendere 759 euro per questo smartphone eppure, nonostante tutto, è il dispositivo che voglio in tasca.

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Il Google Pixel 4 è uno dei pochi flagship compatti sul mercato. / © NextPit

Certo, potrei usare un Galaxy Note 10 Plus o l'ultimo smartphone OnePlus ma la verità è che non voglio. Adoro il mio piccolo Pixel. Non esiste sul mercato un altro smartphone compatto così performante al momento. La fotocamera è  incredibile e sono dipendente dai display a 90Hz. Non mi importa se si spegne prima ancora di cena. Ogni volta che uso un altro telefono per una recensione non vedo l'ora di inserire nuovamente la mia SIM nel Pixel. 

Uno smartphone imperfetto? Assolutamente! Lo scambierei per uno smartphone migliore? Assolutamente no!

Jessica Murgia - Huawei P30 Pro

Difetti: corpo ingombrante, face unlock che non funziona al buio e audio mono

Il Huawei P30 Pro è lo smartphone che utilizzo come dispositivo principale e lo smartphone che spesso consiglio a chi cerca un flagship a tutto tondo. Il motivo? La fotocamera è versatile e regala scatti di alta qualità anche quando le condizioni di luce non sono buone. I ritratti sono eccezionali e l’obiettivo grandangolare è il mio compagno di viaggio preferito.

Spostarsi da una schermata all’altra o da un’app all’altra è una passeggiata, tutto scorre in modo fluido su questo smartphone e posso contare su di lui per lo streaming di serie TV, per la riproduzione di video o per giocare durante i momenti morti della giornata, sui mezzi pubblici o sul divano di casa. Con il Huawei P30 Pro sono certa di non rimanere sola perché la batteria da 4200 mAh tiene testa alle giornate più impegnative, eventi tech e concerti inclusi.  Riesce a fare bene in quasi tutti i campi. Quasi. Sì perché riconosco che il P30 Pro non sia uno smartphone perfetto.

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Il vero amore: Jessica e il suo Huawei P30 Pro. / © NextPit

Per prima cosa non è uno smartphone che può essere definito compatto, ciò significa che non è pratico gestirlo con una mano e che le tasche dei jeans non sono una vera opzione. Da questo punto di vista LG G8 ThinQ o il nuovo Pixel 4 fanno meglio senza alcun dubbio.

Lo sblocco tramite riconoscimento del volto non funziona al buio, ed è un vero peccato. Quello su Huawei Mate 20 Pro o Pixel 4 non è solo più sicuro ma anche più comodo, soprattutto quando si vuole sbloccare lo smartphone rapidamente mentre si guarda una serie TV a letto, quando si è in un locale, o la sera mentre si torna a casa. 

Huawei P30 Pro ha anche un altro punto debole, un audio mono. Personalmente non la trovo una grossa mancanza perché il volume è alto e potente ma considerando che si tratta di uno smartphone di fascia alta Huawei avrei dovrebbe dotarlo di un suono stereo come la maggior parte dei concorrenti.

Quindi no, il Huawei P30 Pro non è uno smartphone perfetto ma per ora non sono riuscita a trovare un valido sostituito.

Shu On Kwok - Google Stadia

Difetti: Un lancio difficile ma con la promessa di cambiare la vita dei gamer

Google Stadia è, se si guarda allo stato attuale, uno sguardo al futuro che deve ancora lottare con delle restrizioni. Qualcuno direbbe addirittura che Google non ha mantenuto le sue promesse. Prima di tutto c'è la possibilità di "giocare in 4K a 60 FPS". Questa funzione dovrebbe essere disponibile per tutti i giochi Stadia tramite Chromecast Ultra con cavo LAN. Purtroppo il pezzo forte del gioco Stadia, Destiny 2, viene trasmesso in streaming "solo" a 1440p e quando viene giocato tramite Chromecast Ultra viene aggiornato a 4K.

Anche le restrizioni in termini di dispositivi finali supportati, cioè gli smartphone, ostacolano il divertimento di gioco online con gli amici. Gli acquirenti della Founder Edition possono invitare un amico a Stadia tramite Buddy Pass ma solo se possiede uno smartphone Pixel per inserire il codice di invito. E quando poi lancia il suo "normale" Chromecast Ultra e pensa di poter giocare a Destiny 2 in modalità multi-player non può. Manca l'aggiornamento per Chromecast Ultra.

Attualmente si può godere di Stadia solo su un televisore con Chromecast Ultra fornito con Stadia Founders o Premiere Edition. Purtroppo nessuno può ancora dire quando Google introdurrà l'aggiornamento ma presumo che l'attuale restrizione serva a mantenere luna più ristretta base di utenti.

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Google Stadia è ora disponibile in gran parte dell'Europa e del Nord America. / © Google

Potrei ancora vivere con i due punti di cui sopra ma vi è un altro problema: Google non obbliga gli editori a integrare il crossplay nei giochi. Senza la possibilità di giocare online con gli amici attraverso le piattaforme si catapulta i giocatori nel passato invece che nel futuro. Il successo di Fortnite, Rocket League e Minecraft è certamente dovuto al crossplay. 

La critica suona dura ma devo ammettere che amo Stadia con tutti i suoi limiti attuali. Perché? Google dimostra con Stadia i vantaggi dello streaming rispetto alle console come Xbox One o PlayStation 4. Non aspettare che la console abbia installato l'ultimo aggiornamento del firmware e non aspettare che il gioco stesso abbia bisogno di un aggiornamento. Con Stadia l'era dei giochi è davvero iniziata.

Quali altri smartphone, dispositivi o servizi imperfetti amate?

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