Il problema non sono gli smartwatch ma Android Wear
Non c’è scontro più sanguinoso di quello contro Apple nel settore degli smartwatch. L’azienda possiede il 57% del mercato con un dispositivo che funziona solamente con un sistema operativo: iOS. Tuttavia Samsung è riuscito finalmente in un’impresa: raggiungere il secondo posto con Tizen. Con un distacco dell’1% da Google, il produttore sudcoreano sottolinea che il problema non sono gli smartwatch ma Android Wear.
Secondo un’analisi recente di Strategy Analytics (via Tizen Experts), sul mercato degli indossabili Samsung, per la prima volta, ha battuto nel primo trimestre del 2017 Google (vale a dire i dispositivi che girano con Android Wear). La casa sudcoreana è così passata al secondo posto nella categoria dei software per smartwatch con Tizen.
Dominio del mercato dei software per smartwatch (Q1 2017)
Apple Watch | 57% |
---|---|
Tizen | 19% |
Android Wear | 18% |
Altri | 6% |
Lasciando da parte l’egemonia Apple è chiaro (di nuovo) che Android Wear ha un problema. Uno studio dello scorso anno prevedeva che la piattaforma per gli indossabili di Big G avrebbe raggiunto Watch OS nel 2017 ma, come si vede dagli attuali dati, il produttore che ha preso piede è stato Samsung. Nel 2015 Tizen rappresentava il 6,7% della quota di mercato, mentre Android Wear il 17,4%.
Ma cosa sta sbagliando Android Wear? Non c’è dubbio sul fatto che Google conti sull’appoggio dei produttori. Solamente LG ha già annunciato due modelli quest’anno, l’LG Watch Style e l’LG Watch Sport, che gireranno col l'OS di Mountain View. Quindi quello che manca non è la domanda ma la funzionalità.
È da quasi un anno che utilizzo il Moto 360 di seconda generazione e, senza l’aggiornamento a Wear 2.0, il dispositivo serve più come accesso diretto al mio smartphone che come un gadget con un'utilità propria. E ancora peggio: il fatto che non sia ottimizzato per fare esercizio fisico significa che, in tal caso, devo portare con me un altro dispositivo.
In più, dopo l’ultimo aggiornamento, Android Wear sembra ancora in fase beta, o perlomeno questa è la sensazione che abbiamo quando utilizziamo il Gear S3 o l’Apple Watch 2 per esempio. Mentre Google continuerà a trattare la sua piattaforma per gli indossabili come un prodotto da vendere ad altri produttori che vogliono offrire un dispositivo aggiuntivo, il sistema operativo Tizen e Watch OS guadagneranno ancora più terreno. Tenendo conto delle cifre del primo trimestre dell’anno, gli utenti interessati a questa tecnologia se ne stanno già rendendo conto.
Certamente possiamo giustificare queste cifre considerando aspetti come la mancanza di aggiornamenti di Android Wear per un lungo periodo di tempo, o la mancanza di integrazione (controlli) di hardware e software da parte del gigante californiano. Tuttavia è chiaro che Android Wear non è nient’altro che un altro software che Google ha voluto sviluppare per primo ma che ha già perso il proprio fascino.
E quindi come può essere che un software di tanti dispositivi possa essersi arenato in appena due anni? Che cosa ne pensate? Google come potrebbe migliorare questa situazione?
Grazie per l ' articolo , non ho fiducia
in google e non penso vali la pena di " unvestire " per un oggetto che può avverarsi inutile. Grazie . Isho
Vero. AW una piattaforma sperimentale o poco piu, ma sul groppone dei pochi (me compreso) che hanno dato fiducia. Solo questo basterebbe ad abbandonare per sempre il Wear e credere meno in Big G. Ma si sa che Google non è sempre coerente e continua (Come? Qualcuno ha detto Material Design???) a testa bassa per la sua strada. Il minimo è non comprare più AW o passare a concorrenza. Ah, a proposito, costa di più, ma almeno Apple Watch serve a qualcosa. Ma mai dare fiducia ad EPPOL che vuol solo toglierti i soldi dalla tasca eh.... Google invece no, è come il Sig. Rossi, sempre dalla parte del consumatore....Ma per piacere.
Secca voler sembrare più sapiente di squadre di statistica ma i problemi sono:Prezzi (sono perlopiù cari/carissimi),Autonomia (come sugli smarphones, a malapena raggiungi la giornata in utilizzo),espendibilità (impossibile metter una SD decente nella maggior parte) e l'impossibilità di installare Apk.I modelli cinesi economici sopperiscono a tutti questi punti tranne autonomia.Con 150 euro ho comprato un Neptune Pine, sd da 128gb impostata come memoria principale..installo quel che mi pare,display decente come dimensione,ha pure la sim...Se facessero lo stesso modello 2-3 mm più sottile, con supporto di un paio d'anni di update OS by marchi più affidabili li venderebbero TRANQUILLAMENTE al doppio.Invece funzionano quasi solo col cellulare abbinato, anche standalone fanno poco.E costano come Cell ottimi (il mio smartphone, Lenovo P2, l'ho pagato 230)