iOS 11 in test: ecco le nuove feature di casa Apple

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© Apple

Abbiamo provato iOS 11 su un iPhone 7 Plus. Abbiamo messo mano alle ultime novità software integrate da Apple ed ora ve le mostriamo da vicino.

Non saremmo un buon giornale Android se qualche volta non mettessimo il naso tra le faccende di Apple: quali feature di iOS 11 sono già note ad Android e quali vorremmo vedere sui nostri dispositivi? Oggi vogliamo fare una panoramica delle feature che abbiamo potuto provare sull'iPhone 6s provando la versione Golden Master di iOS 11.

iOS 11 raggiungerà i seguenti dispositivi:

iPhone iPad iPod
  • iPhone X
  • iPhone 8
  • iPhone 8 Plus
  • iPhone 7
  • iPhone 7 Plus
  • iPhone 6s
  • iPhone 6s Plus
  • iPhone 6
  • iPhone 6 Plus
  • iPhone SE
  • iPhone 5s
  • 12,9" iPad Pro (Seconda Generazione)
  • 12,9" iPad Pro (Prima Generazione)
  • 10,5" iPad Pro
  • 9,7" iPad Pro
  • iPad Air 2
  • iPad Air
  • iPad (Quinta Generazione)
  • iPad mini 4
  • iPad mini 3
  • iPad mini 2
  • iPod touch (6 Generazione)

Anche l'ampia disponibilità dell'aggiornamento di per se è una feature che il mondo Android invidia ad Apple. Anche l'iPhone 5S che ha ormai 4 anni sulle spalle verrà aggiornato. Nel mondo Android questa è un'eccezione come il Google Nexus 6 o il Samsung Galaxy Note 4 che nonostante il loro rilascio nel 2014 continuano a ricevere patch di sicurezza.

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Il Note 4 riceve ancora aggiornamenti. / © ANDROIDPIT

Non ci è stato possibile provare molte delle novità introdotte, soprattutto quelle relative i miglioramenti per l'iPad, perché non avevamo un device a disposizione. Ma già così abbiamo potuto notare che Apple ha scopiazzato qualche idea da Google (e come al solito lo ha fatto abbastanza bene). Tra le altre funzioni troviamo:

  • Una dock rinnovata con collegamenti rapidi in stile OS X.
  • L'apertura in parallelo di due applicazioni con drag and drop di immagini e testo.
  • Nuove funzioni per la Apple Pen.
  • Una tastiera più intelligente.

Più funzioni per Siri

L'assistente vocale di Apple Siri ha la possibilità di controllare e comandare le applicazioni, riconoscere le prenotazioni ricevute via e-mail e creare automaticamente appuntamenti in tali date. Questo è il modo migliore di avere sempre sott'occhio tutti gli impegni e di raggiungere gli obbiettivi in tempo. 

Al posto di Apple Music io preferisco il servizio di streaming Deezer. Non è ancora possibile effettuare delle ricerche con Siri all'interno di quest'ultimo. Questo è dovuto ad una limitazione del sistema oppure ad una mancanza dello sviluppatore? Con Google Assistant posso tranquillamente dire "Riproduci un po' di musica" per aprire Deezer. Lo stesso vale per Google Play Music. Nel nostro test con Google Home l'ascolto di musica è la parte più funzionale di Google Assistant.

Quello che vediamo con la musica può essere applicato a moltissimi altri servizi di terze parti: Google mi da sempre la possibilità di scegliere il servizio predefinito, l'apertura già dimostrata dai servizi Google Play continua anche sull'assistente digitale.

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HomePod è la nuova casa di Siri. / © Apple

A parte questo Siri e Assistant sono favolosi. Con un comando vocale potete aprire app, iniziare chiamate vocali o addirittura dettare dei messaggi. Potete fare delle ricerche precise e trovare il più vicino ATM. Potete impostare dei timer o abbassare le luci in camera da letto. Potete addirittura cambiare canzoni riprodotte dallo speaker smart in salotto. La Smart Home da soddisfazioni.

AirPlay 2 con audio multi stanza

Potete ora riprodurre le vostre canzoni preferite su più speaker AirPlay contemporaneamente. Con questa funzione Apple si avvicina a Chromecast che dispone da tempo di questa funzione. Credo comunque che l'integrazione con il centro di controllo sia più efficace.

Android ha come sempre mischiato più cose con interruttori rapidi per il setup e notifiche persistenti. In aggiunta il numero di speaker compatibili con Google Cast è decisamente minore della controparte AirPlay.

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Soluzione intelligente: premete a lungo sul player musicale per aprire il centro di controllo AirPlay. / © NextPit

iOS non vi disturberà in auto

I dispositivi con iOS 11 sapranno quando state guidando. Le chiamate potranno essere rifiutate in automatico con un gentile SMS mentre sedete alla guida. La modalità auto può essere attivata in automatico alla connessione con il Bluetooth dell'auto o rilevando che state guidando analizzando il profilo di movimento. Un comportamento simile lo troviamo su Android con Android Auto.

Setup automatizzato

"Tenete il vostro iPhone o iPad nelle vicinanze di una nuovo dispositivo iOS per eseguire un login automatico con il vostro Apple ID" sembra una grandissima novità per Apple: se avete già un altro dispositivo con il logo della mela risparmierete un bel po' di lavoro di scrittura. Su Android fa parte del primo setup di ogni dispositivo da anni oramai e funziona anche se arrivate da un dispositivo iOS!

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Android può rilevare i "dispositivi nelle vicinanze" ed eseguire un setup rapido. / © NextPit

L'App Store si rifà il look

La scoperta delle app è la base per un giro di shopping sull'App Store: se Apple vuole stimolare gli utenti iOS all'acquisto deve dare la possibilità agli sviluppatori di presentare bene le loro app. Perciò non sono stati migliorati solo sviluppo delle app e catalogo ma anche le descrizioni delle singole app sono ora più piacevoli. A questo si aggiungono video introduttivi, più spazio per le valutazioni e molto altro.

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Today è allestito meglio di Featured. / © NextPit

Ai giochi viene assegnato un proprio tasto nel bordo inferiore dell'applicazione App Store per garantire così un rapido accesso. La sezione Today sostituisce Featured e porta in primo piano le novità e le occasioni. Tra le impostazioni dell'App Store troviamo anche un'opzione aggiuntiva con cui l'iPhone disinstalla automaticamente le app inutilizzate da molto tempo, così da liberare la memoria. I dati delle app vengono salvati cosicché dopo una reinstallazione è possibile recuperare l'app da dove è stata lasciata.

app store app page 11 vs 10
Le singole pagine dell'app mi piacciono di più dopo il restyling. / © NextPit

Le notifiche sono tremendamente simili ad Android

Dopo l'aggiornamento a Lollipop su Android sono arrivate le notifiche nella schermata di blocco. iOS deve tenere il passo di Android, infatti dall'aggiornamento a Nougat le notifiche sui dispositivi Android sono controllabili. Sebbene iOS 11 ordini le notifiche cronologicamente e non in base alle app, nella schermata di blocco vengono ancora elencate brevemente solo le notifiche recenti e probabilmente urgenti.

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La cronologia delle notifiche (destra) rimane poco chiara. / © NextPit

Il resto dovrete scorrerlo da sotto. Se in iOS 10 veniva mostrata la lunga lista, in iOS 11 decidete voi se volete che le notifiche di un'app vengano mostrate nella lunga cronologia, mantenute solo per un breve lasso di tempo oppure ignorate del tutto.

Il centro di controllo sembra aprire le proprie porte

Con iOS 11 il centro di controllo è stato finalmente sbloccato e così potete apportare i vostri contributi. Il rigido design monoblocco si è trasformato in singole mattonelle con supporto Force Touch e tra le impostazioni potete scegliere quali tasti visualizzare.

Viene il sospetto che un giorno Apple permetterà agli sviluppatori di app di ideare una cartella per il centro di controllo. Ciò permetterebbe piccole azioni anche a schermo bloccato e risulterebbe perfetto per il controllo di device della Smart Home o con gli assistenti di terze parti.

ios 11 control center
Adesso il centro di controllo siete voi. / © NextPit

Un file explorer... esiste

Apple avvia anche il sistema per la gestione dei file e intende collegare i sistemi file esterni con l'app File. Non parliamo della possibilità di poter sfogliare il sistema di file locale dell'iPhone ma di spostare i vostri documenti dall'iPhone al Cloud o viceversa. Le etichette e la ricerca globale facilitano il ritrovamento dei vostri documenti; grazie a iCloud o ad altri cloud potete farlo su tutti i vostri dispositivi. Google Drive si lascerà integrare?

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Il file explorer deve diventare ancora più utile. / © NextPit

Foto e video compressi in maniera efficiente 

Foto e video vengono compressi in nuovi formati. Invece del formato JPEG si utilizza HEIF. I video vengono compressi in HEVC. Entrambi dovrebbero dimezzare le dimensioni dei file mentre la qualità rimane la stessa. Se copiate i file dal vostro iPhone nel processo vengono convertiti in un formato che il dispositivo di arrivo riconosce. Potete però disattivare sia il metodo di compressione che la conversione live.

Le foto salvate in questi formati non sono compatibili con i dispositivi Android. Comunque per determinare l'efficienza dei nuovi formati abbiamo bisogno di campioni più grandi.

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Nuovi formati e nuovi effetti fotografici live su iOS 11. / © NextPit

Vogliamo parlare di ARKit e delle Animoji?

Gli sviluppatori di app lavorano diligentemente sula nuovo framework per la realtà aumentata ARKit che è stato presentato pochi giorni prima della controparte Android ARCore. Questo ci permetterà di vedere la nascita di nuove applicazioni prima riservate al solo accademicamente interessante Project Tango. Specialmente con l'arrivo del nuovo iPhone X aspettatevi nuove esaltanti applicazioni.

Prima conclusione

Nel primo test rapido con iOS 11 si nota che Apple ha ulteriormente ottimizzato la fruibilità, e per farlo non teme di copiare dalla concorrenza. Il sistema di notifiche, nonostante i netti miglioramenti in confronto all' iOS 10, è ancora inferiore a quello di Android Nougat. Anche il centro di controllo non funziona esattamente bene come le impostazioni rapide di Nougat che sono da lungo modificabili e aperte a terze parti.

Il passaggio a HEIF e HEVC mi piace molto. Apple potrebbe iniziare a preoccuparsi del fatto che anche Android e Windows possano utilizzare lo stesso formato in un futuro prossimo. Se il formato si affermasse ovunque, il consumo di dati mobili potrebbe calare o rimanere intatto in caso di qualità dell'immagine crescente.

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Eric Ferrari-Herrmann

Eric Ferrari-Herrmann
Editore

Eric è parte del team di AndroidPIT dal 2014 e si occupa di scrivere articoli per la versione tedesca del sito. Dopo un lento avvio con il Sony Xperia P, ha ben pensato di fare l’upgrade ad un Nexus 4 e grazie all’aiuto di Nico ha mosso i suoi primi passi nel mondo delle custom ROM. Ora che si definisce quasi un esperto, continua imperterrito ad armeggiare nel mondo del modding. Un’altra sua grande passione è il sushi.

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1 Commento
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  • Isho ßusi 38
    Isho ßusi 9 giu 2017 Link al commento

    Ciao bravo per l ' articolo sono d ' accordo bisogna che il giornale android parla anche di ios ed anche di tecnologie di robotica non bisogna stagnare è assodato che amiamo android ma rinchiudersi in esso è un errore ; la moderazione potrebbe lanciare un tema sul forum ogni giorno differente ; il forum è diventato un deserto ,
    agli articoli non risponde quasi nessuno bisogna rinnovare l ' informatica è vasta non bisogna resumerla solo à android ma à
    tutto è come se amerei mia moglie e non guarderei più in faccia nessuno .
    Parlare di iphone non solo nell ' articolo ma lanciare la discussione sul forum un moderatore potrebbe farlo .
    Ore 16, 38
    uno smartfone non è solo un os ma anche un apparecchio e bisognerebbe
    inpostare l ' articolo non soltanto su ios ma anche sull ' oggetto che lo contiene li potremmo dire che parliamo informatica
    la concezzione di uno smart come è fatto come funziona
    con android e come funziona con ios...
    Quello che non mi di ios è la sua interfaccia ma l ' appareccio
    lo trovo niente male ma non dippiù
    . Isho