LG G7 ThinQ: non male ma sarebbe potuto essere migliore
Abbiamo partecipato all'evento di lancio del G7 ThinQ a Seul. Ci siamo presi il nostro tempo per testare a dovere questo dispositivo promettente e nella nostra recensione troverete le nostre combattute conclusioni.
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Nota: il nostro test si basa su un dispositivo con firmware coreano che ha ricevuto numerosi aggiornamenti nelle ultime settimane. Questi update non hanno ancora raggiunto il nostro modello destinato al mercato europeo. Nella recensione troverete le differenze tra le due versioni del software.
Pro
- Suono
- Prestazioni
Contro
- Fotocamera
Dettagli su prezzo e lancio sul mercato
Il G7 ThinQ è ufficialmente disponibile all'acquisto da giugno 2018. Lanciato ad un prezzo di 849 euro, ha già subito un calo di prezzo. Potrete avere il G7 thinQ in New Aurora Black e New Platinum Gray. In alcuni mercato lo smartphone è disponibile anche in New Moroccan Blue e Rasperry Rose.
Il G7 ThinQ in mano
LG ha intrapreso un nuovo viaggio con il G6. Da allora il produttore coreano si è concentrato su un design accattivante e su una lavorazione di alta qualità, almeno nelle serie G e V. LG prosegue su questa strada anche con il G7 ThinQ.
Prendendo in mano per la prima il G7, l'effetto wow è immediato. La parte anteriore e posteriore sono entrambe realizzate in vetro. Sul retro LG ha arrotondato il vetro verso i lati. Il passaggio alle bande metalliche laterali arrotondate avviene in modo fluido. Non vi sono spigoli.
Così il G7 ThinQ eredita alcuni elementi di design del V30, ma nel complesso risulta leggermente più spesso. Un dettaglio non del tutto negativo visto che il G7 appare più saldo in mano . Più arrotondato e meno squadrato, questo è il modo in cui il G7 può essere descritto rispetto al suo predecessore. Tuttavia è un dispositivo particolarmente grande.
Il G7 ThinQ è impermeabile grazie alla certificazione IP68 e soddisfa gli standard di robustezza militare. La parte anteriore e posteriore del G7 sono protette contro i graffi dal vetro Gorilla Glass 5.
La connessione per il cavo USB-C e per le cuffie trovano spazio in basso dove è presente anche il diffusore mono. Nella parte superiore trova spazio l'alloggio per scheda SD e SIM. Vi sono quattro tasti sul lato: a sinistra i due dedicati al volume e quello utilizzato per attivare Google Assistant. LG ha posizionato il pulsante di accensione, in passato integrato nel sensore di impronte digitali sul retro, sul lato destro.
LG si impegna a fornire diverse varianti di colore. Per ora solo le varianti Aurora Black e Platinum Grey saranno disponibili in Italia. Dimenticatevi delle colorazioni blu e rosa. Il nostro dispositivo di test europeo è quello nero e, se lo osservate da vicino, riuscirete a notare i leggeri riflessi bluastri.
Dal notch al nuovo doppio schermo
LG ha scelto di integrare il notch nel display del G7 ThinQ. Con una diagonale di 6,1 pollici ed una risoluzione di 3120x1440 pixel, il G7 è uno degli smartphone più grandi attualmente sul mercato. Con un formato di 19,5:9 il G7 risulta difficile da gestire con una sola mano : la barra di notifica è difficile da raggiungere.
Il brand utilizza un pannello IPS che richiede più componenti di un pannello OLED e che quindi lascia spazio a delle sottili cornici. Se lo vorrete, potrete nascondere la tacca: lo sfondo si tinge di nero ed il notch scompare. Il nero avvolge la tacca e solo con una luminosità elevata sarete ancora capaci di scorgerla. In alternativa potrete abbellirla con diverse sfumature di colore.
Il notch divide la barra di notifica in due e questa viene denominata New Secondary Screen. Se si guarda alla storia del brand, questo nome può avere un senso, ma LG non ha implementato alcuna caratteristica secondaria sullo schermo oltre al colore dello sfondo. C'è spazio per quattro icone sull'area libera a sinistra, uno spazio non sufficiente per i drogati di app.
Nel complesso il display è buono: rappresenta il 100% dello spazio colore DCI-P3 ed è convincente nella rappresentazione dei colori. Soprattutto di giorno!
LG ha sviluppato una funzione chiamata Bright Boost. Grazie a questa chicca la luminosità massima aumenta fino a circa 1000 nits. Durante il test del G7 ThinQ ho notato come questa modalità potrebbe effettivamente essere d'aiuto ma la qualità dei colori soffre un po' oltre al fatto che si tratta di una modalità che può rimanere attiva per un massimo di tre minuti. Quando il controllo automatico della luminosità è attivo, il G7 attiva la modalità boost quando è necessaria. Potrete attivarla anche manualmente.
LG ha introdotto nell'ultimo firmware un filtro di nitidezza per il display che mostra degli aloni intorno alle lettere. Speriamo che il brand non lo traduca nella versione europea del software. Abbiamo chiesto ad LG alcuni dettaglio in merito.
Le funzioni smart della fotocamera
Da qualche parte il nome ThinQ dovrà pur venire ed infatti è così: LG ha implementato diverse funzioni che amano listarsi sotto il termine AI, anche se questo non è sempre corretto.
Nel G7 ThinQ l'AI è principalmente concentrata nella fotocamera. L'AI Cam è la modalità già introdotta con il V30S. La fotocamera rileva gli oggetti presenti nella scena e, quando possibile, imposta la modalità di scatto adeguata.
Tecnicamente non si tratta di un'applicazione AI. Qui vengono piuttosto analizzati gli algoritmi di riconoscimento delle immagini precedentemente impostati per riconoscere determinate scene. L'apprendimento automatico sarebbe quindi il termine giusto ma più ingombrante che gli addetti al marketing preferiscono evitare.
L'AI Cam deve ancora lottare con alcuni errori nella pratica. Il riconoscimento degli oggetti è generalmente corretto ma le modalità associate propongono filtri spesso troppo forti. La modalità per il cibo, propone colori forti adatti alla situazione, ma in altri contesti risultano completamente sbagliati. Quando l'AI Cam non riconosce i contenuti adatti passa alla modalità automatica.
In ogni caso i colori possono essere modificati dopo lo scatto con applicazioni e programmi dedicati all'editing o con gli strumenti offerti dalla diverse piattaforma social su cui spesso si pubblicano le foto scattate.
Molto pratica è l'applicazione Galleria di LG che ordina le foto della Cam AI per parole chiave. L'applicazione utilizza le parole chiave riconosciute come fiori, frutta, edifici. Il software riesce a riconoscere circa 1200 scenari e funziona anche quando non si utilizza la funzione AI Cam. Si tratta di una funzione offerta anche da Google Foto ma non direttamente sul vostro smartphone
Ma l'AI Cam non è l'unica funzione AI, soprattutto perché ThinQ punta al networking. Prima in Corea, poi anche negli Stati Uniti arriva l'app QLink. L'app si collega a diversi elettrodomestici LG e consente di controllarli tramite Google Assistant. È possibile avviarlo opzionalmente tramite un tasto aggiuntivo. LG sottolinea che questa soluzione è stata sviluppata insieme a Google. Il G7 usa un microfono da campo lontano, come quello dell'Amazon Echo, per darvi un esempio. Così l'Assistente è in grado di sentire il comando Ok Google anche a qualche metro di distanza.
Il nuovo volto del software
Il software di LG G7 è basato su Android 8.1 . Come al solito il brand vi applica la sua skin personalizzata. Potrete optare per un launcher che contiene un cassetto per le app o utilizzare il launcher con le schermate iniziali (simile all'iPhone, per intenderci).
Per i miei test utilizzo inizialmente il launcher standard di LG, per poi passare ad uno diverso. LG ha sottilmente raffinato il G7 lavorando su alcune icone che ora risultano più sottili e belle.
LG deve dimostrare di avere, o meno, la situazione aggiornamenti sotto controllo. Nel corso del nostro test abbiamo ricevuto alcuni miglioramenti tramite update del software. Speriamo che l'update center del brand abbia il dovuto impatto.
LG è sulla strada giusta per quanto riguarda il software. Il produttore migliora lentamente e butta fuori la vecchia zavorra. Un passo necessario nei confronti della concorrenza.
Ciò che ci si aspetta dallo Snapdragon 845
Il G7 integra uno Snapdragon 845 affiancato da 4GB di RAM, buona ma non al pari di quella offerta da alcuni rivali. I dati tecnici sono importanti ma ancora di più lo sono le prestazioni nella vita di tutti i giorni. Anche dopo diverse settimane di test il G7 continua a girare senza problemi. Insomma, il G7 è un dispositivo degno di questa categoria ed il nostro test dedicato mostra ulteriori dettagli a riguardo, risultati benchmark inclusi:
Ciò che i fan del suono cercano
Musica e smartphone non sono affatto due mondi separati, poiché gli smartphone hanno da tempo assunto i compiti dei dispositivi audio mobili. Il G7 è dotato di un jack per cuffie con DAC quadruplo per un'uscita audio di alta qualità. Il risultato è un buon suono , alcun rumore di sottofondo ed un volume finemente regolabile. In combinazione con DTS:X il suono risulta ricco con le cuffie cablate.
Per impostazione predefinita il quad-DAC non è attivo. Il motivo non ci è chiaro ma con le giuste impostazioni potrete ottenere parecchio dal lato audio:
La caratteristica speciale è l'altoparlante mono. LG ha installato un altoparlante Boombox sul G7. Determinante è la grande camera di risonanza che si crea nel G7 tra la protezione per l'impermeabilità ed il lato posteriore. In pratica è così che funziona: se si posa il G7 ThinQ su una superficie piana, ad esempio un tavolo, il suono risulta più forte e ricco. Questo perché il lato posteriore vibra durante la riproduzione musicale e trasmette le vibrazioni alla superficie che funge da corpo di risonanza aggiuntivo. L'altoparlante Boombox è particolarmente efficace su corpi cavi, ad esempio una chitarra o una scatola di cartone.
La differenza si sente immediatamente: su un Boombox appositamente progettato, il G7 potrebbe essere utilizzato in una sala conferenze dove noi stessi lo abbiamo visto all'opera in una demo dal vivo. LG G6 e V30 non sono riusciti a fare lo stesso perché i diffusori integrati non sono progettati per la trasmissione di risonanza.
Se per voi la qualità audio conta, questo smartphone potrebbe fare al caso vostro grazie ai diffusori Boombox. Per tutti gli altri questa feature mostrerà subito uno svantaggio: il retro del G7 vibra parecchio durante la riproduzione audio. Non possiamo certo definirlo un difetto ma, piuttosto, un male necessario.
Quanto è buona la fotocamera?
In termini di fotocamera il G7 ci ha deluso. Iniziamo con l'hardware: troviamo un sensore Sony IMX351 che non può competere con i sensori di altri smartphone di fascia alta. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i pixel fotosensibili sul sensore sono piuttosto piccoli . Dopotutto LG ha deciso che anche la seconda fotocamera posteriore con obiettivo grandangolare debba utilizzare questo sensore. Il brand ha utilizzato un sensore peggiore sui precedenti dispositivi. A spingere il brand per dei sensori più piccoli è ridurre la sporgenza della fotocamera.
Il software può ora compensare l'hardware relativamente debole? La risposta è no, purtroppo. Anche durante il giorno la fotocamera ha difficoltà, soprattutto con i dettagli. I colori risultano troppo "vistosi". La notte i piccoli pixel del sensore diventano un problema, il rumore fotografico non manca.
Di seguito il nostro test dedicato:
Abbiamo ricevuto diversi aggiornamenti software che hanno introdotto alcuni cambiamenti nell'app della fotocamera. L'ultimo aggiornamento per i video ha introdotto la modalità UHD 4K a 60 fotogrammi al secondo (in precedenza limitata a 30 fps). Questo aggiornamento software non è tuttavia ancora disponibile sul nostro G7 europeo.
Abbiamo notato delle piccole differenze. Ad esempio, AI Cam ora passa alla modalità automatica se non viene trovata alcuna immagine corrispondente. Non è proprio una novità perché accadeva anche con le precedenti versioni del software e la causa è dovuta al fatto che la modalità automatica è, per così dire, la modalità standard ma questo feedback visivo si adatta particolarmente bene al sistema della AI Cam e le conferisce un aspetto più sofisticato.
Un giorno di autonomia, non di più
Cosa è più importante di uno smartphone con abbastanza energia nella batteria? Non aspettatevi miracoli. La batteria offre una limitata capacità di 3000 mAh che è riuscita a tenere testa ad una giornata di utilizzo , ma non di più. Più dettagli nel nostro articolo dedicato:
LG G7 ThinQ – Specifiche tecniche
Non male ma...
Con il G7 ThinQ LG continua il uso percorso: design più pulito ed una lavorazione curata sono ora di serie sugli smartphone del brand. Il marchio ThinQ può essere considerato uno strumento di marketing e non apporta alcun concreto valore aggiunto all'utente.
Come se la cava il G7 nell'utilizzo quotidiano? Bene ma... durante il tempo trascorso con il nuovo flagship del produttore sudcoreano sono rimasto sorpreso dalle ottime prestazioni. Il display è buono e il notch non è un limite. E se amate ascoltare la vostra musica dallo smartphone, il G7 è un ottimo compagno.
La più grande pecca è la fotocamera. Ciò vale in particolar modo per la qualità delle immagini se le si mette a confronto con quelle della concorrenza. Il grandangolo è interessante ma non ha lo stesso valore aggiunte considerando il passaggio da 135° del G5 ai 107° del G7. Il software della fotocamera è stato migliorato ma offre tuttora una struttura illogica e risulta lento nelle foto in HDR. Se però la fotocamera non è una priorità, il G7 può tranquillamente finire nelle vostre tasche.
Vi piace o no l'LG G7? Quali domande vi frullano in testa sul nuovo flagship sudocreano?
Bellissimo articolo, complimenti.
Una nota: è corretto "AVREBBE potuto essere" e non "SAREBBE potuto essere"
Um bom telefone, mas gosto mais do oneplus6