Huawei senza Android? Al produttore comincia a mancare l'aria

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Google, Intel, Qualcomm, Xilinx, Broadcom e probabilmente anche Infineon hanno interrotto le loro relazioni commerciali con Huawei a seguito del decreto emesso dal governo americano. Tuttavia, nonostante la calma del produttore cinese, Shenzhen è in fiamme. Se la situazione non dovesse risolversi, saranno molti a perderci, Huawei per prima.

Era evidente già dalla scorsa settimana, quando il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha vietato agli operatori di telefonia mobile statunitensi di non acquistare o utilizzare apparecchiature proveniente da Huawei. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha inserito il produttore cinese nella lista nera, il che significa che qualunque azienda americana abbia intenzione di fare affari commerciali con Huawei avrà bisogno di un particolare permesso.

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Il decreto di Trump mira a mettere Huawei e la Cina in ginocchio. / © NextPit

Non sorprende poi che sia arrivata anche la notizia di domenica sera, quando Google ha immediatamente bloccato ogni tipo di collaborazione con Huawei, compromettendo i futuri smartphone dell'azienda. Gli smartphone attualmente in commercio e nelle mani dei consumatori sono al sicuro, ma è abbastanza improbabile che verranno aggiornati alla prossima versione del sistema operativo Android. È altresì probabile che Huawei non offrirà più smartphone Android, in quanto le viene vietato di utilizzare i servizi di Big G, come Play Store e Play Protect, nonché gli aggiornamenti software e le patch di sicurezza.

Tuttavia, sembra che Huawei si aspettasse tutto questo. Tempo fa, il capo della società, Richard Yu, ha fatto riferimento all'esistenza di un sistema operativo proprietario, anche se non è chiaro di cosa si tratta. In linea di principio Android è un OS gratuito e con natura open source, quindi è possibile che Huawei abbia lavorato ad una nuova EMUI basata sulla parte AOSP del software di Google. Tuttavia, non è di sicuro lo stesso Android che siamo abituati a vedere...

Anche se molti desiderano l'arrivo di un nuovo player nella guerra tra Android e iOS, creare un nuovo sistema operativo è un bel problema per Huawei. Come abbiamo appena accennato, Android può in linea di principio essere utilizzato senza la parte Google e ognuno è in grado di creare e utilizzare app store alternativi.

Le app per gli smartphone Huawei potrebbero continuare ad essere disponibili in questo modo, anche perché un nuovo sistema operativo costruito da zero sarebbe del tutto inutile senza le app. Ciò è già stato dimostrato da un numero sufficiente di altri sistemi operativi mobili che hanno miseramente fallito.

Huawei è solo un capro espiatorio?

Huawei sembra essere soltanto un capro espiatorio nella guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina. Recentemente, anche ZTE fu colpita da misure molto simili, ma alla fine l'azienda ha raggiunto un accordo con il governo.

Gli Stati Uniti hanno poi introdotto nuove tariffe sull'importazione di prodotti cinesi, fino ad arrivare all'attuale attacco diretto ad uno dei maggiori imperi del Paese, Huawei. Anche se il Segretario del Tesoro americano, Steven Mnuchin, si recherà di nuovo in Cina molto presto, secondo i media c'è poco interesse da parte del governo cinese di ottenere un accordo.

L'accusa di spionaggio nei confronti di Huawei persiste, anche se l'azienda afferma ripetutamente di non avere niente a che fare con esse. Inoltre, tutto il mondo sta ancora aspettando di vedere pubblicamente le prove di tali accuse da parte del governo USA.

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Samsung può tirare un sospiro di sollievo: per ora il suo primo posto in classifica è salvo. / © NextPit

Huawei è dalla parte dei perdenti

Tuttavia, come si è già dimostrato in passato con ZTE, il caso in questione potrebbe effettivamente causare danni considerevoli a Huawei. Anche se l'azienda è uno dei maggiori colossi in Cina, un Paese in cui Google è praticamente bandito, le app di Big G svolgono un ruolo molto importante, soprattutto per il fatto che Huawei mira a diventare il primo produttore di smartphone al mondo entro il prossimo anno.

Nelle circostanze attuali sarebbe impossibile raggiungere tale obiettivo. Anche in presenza di un sistema operativo proprietario basato sulla componente open source di Android, dubito fortemente che gli smartphone Huawei si dimostreranno attraenti agli occhi degli utenti senza l'ecosistema offerto dai servizi Google, soprattutto in Europa.

Non è certamente nell'interesse di aziende americane come Google perdere un cliente e partner così importante come Huawei. Il Ministero del Commercio cinese ha già annunciato il suo sostegno nei confronti dell'azienda cinese e ciò potrebbe avvenire anche sotto forma di contromisure politiche, portando il conflitto tra le due potenze ad intensificarsi ulteriormente.

In questo modo, coloro che meritano di essere protetti continueranno farne le spese, tra cui imprese partner e clienti.

Quale strada prenderà Huawei secondo voi?

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