Google Pixel 2 XL recensione: il migliore...oppure no?

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© nextpit by Irina Efremova

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Dopo avere testato per bene il Google Pixel 2 XL è giunta l'ora di raccontarvi la mia esperienza. Ho avuto tempo di digerire l'entusiasmo per il nuovo arrivato e di incappare in tutto ciò che non avevo notato a primo impatto (forse accecato dall'effetto novità che accompagna ogni nuovo smartphone) e a mente fredda sono finalmente pronto a giudicare il top di gamma dell'azienda di Mountain View. Preparatevi perché forse non sarà del tutto piacevole...

Se vi siete decisi ad acquistare il Pixel 2 XL non fatevi sfuggire l'offerta del Play Store valida solo fino a 3 giugno. Tutti i dettagli in Uscita e prezzo.

Google Pixel 2 XL

Pro

  • Design (che ci crediate o no)
  • Fotocamere di alto livello
  • Speaker stereo
  • Android nella sua versione migliore
  • Batteria ottima
  • Always on display
  • IP67

Contro

  • Display
  • Piccoli bug software
  • Lettore di impronte
  • Mancanza jack da 3,5 mm
Google Pixel 2 XL
Google Pixel 2 XL
Google Pixel 2 XL: Tutte le offerte

Google Pixel 2 XL – Uscita e prezzo

Il Google Pixel 2 XL non è lo smartphone giusto se state pensando di risparmiare qualche soldo. Con un prezzo di 989 euro per il modello dotato di 64GB di memoria interna il Pixel 2 XL è uno smartphone costoso. Il modello dotato di 128GB di memoria non è disponibile in Italia.

Sul Play Store potrete acquistarlo a prezzo scontato solo entro le 08:59 del 3 giugno. Google offre uno sconto di 100 euro proponendolo così a 889 euro. Certo, rimane una cifra non indifferente ma se avevate deciso di acquistare il Pixel 2 XL, vale la pena approfittare dello sconto!

Il Pixel 2 XL è disponibile sul Google Store sia nella colorazione nera che nella colorazione Black&White. Successivamente sarà disponibile anche in esclusiva con l'operatore Tre. 

Google Pixel 2 XL – Design e assemblaggio

Il nuovo smartphone di Google ha un design su cui ancora non riesco a decidermi. La prima generazione di Pixel mi è piaciuta molto con il suo design per lo più unico e la finestra in vetro piazzata sul retro dello smartphone a creare contrasto con il corpo in metallo. Anche l'assenza della sporgenza della fotocamera era decisamente un pro.

Con il Pixel 2 XL sembra che Google abbia fatto un passo indietro smussando i bordi dello smartphone e rimpicciolendo la parte in vetro. Nella colorazione nera, ovvero quella che sto utilizzando, il dispositivo si può riassumere con una parola: noioso.

Apprezzo il corpo unibody in alluminio anche se questo ha impedito a Google di inserire la ricarica wireless. In più la vernice con cui è stato ricoperto l'alluminio fa sembrare al tatto lo smartphone come fosse di plastica.

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Il vetro sembra galleggiare sulla superficie frontale. / © NextPit

Non fraintendetemi, la costruzione dello smartphone e ottima e in mano da una buona sensazione di solidità, ma siamo lontani dal feeling del "nudo" alluminio dello scorso anno e dei dispositivi HTC dei tempi d'oro. Grazie a questo rivestimento lo smartphone non scivola né in mano né sulle superfici lisce il che è un bene.

La parte frontale, invece, mi ha fatto innamorare sin dal primo momento. Il vetro che lo ricopre sul davanti ha dei bordi estremamente curvati e crea un gioco di riflessi veramente bello a mio parere. Esteticamente apprezzo anche il posizionamento degli speaker stereo esattamente nel punto in cui inizia la curvatura e, nella versione Black&White, il contrasto dato dal vetro frontale nero con il bordo in alluminio bianco è favoloso.

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Nella colorazione "Panda" il tasto di accensione è di color arancione. / © Google

E' vero, i bordi laterali dello smartphone non sono minimamente comparabili con quelli di S8 e S8 Plus ma lo spazio extra è stato necessario per introdurre la funzione Active Edge di cui parlerò in seguito. Da sottolineare che nella versione nera i bordi sembrano anche più larghi rispetto alla controparte bicolore.

Il lettore di impronte non è più integrato nella finestra in vetro ma si trova subito sotto. E' ben posizionato e facilmente raggiungibile ma non è il più veloce come affermato da Google. In più spesso e volentieri non vuole proprio sapere di funzionare.

Google Pixel 2 XL – Display

Sui difetti di questo pannello non voglio soffermarmi più del dovuto in quanto ho già trattato l'argomento in un articolo dedicato. In più per me non ha rappresentato un problema da impedirne l'acquisto anche se so che si tratta di un aspetto soggettivo. In più Google ha recentemente affermato che aggiornerà lo smartphone con la possibilità di saturare di più i colori.

Il pannello è un POLED da 6" prodotto da LG con risoluzione QuadHD+ (ovvero 2880x1440 pixel) e rapporto di forma 18:9. La risoluzione è ottima per godere di contenuti multimediali come foto e video anche se quasi mai potremo godere della piena gamma cromatica di cui questo display è capace.

E' presente il supporto ai contenuti HDR ma attualmente solo la piattaforma YouTube ne supporta la riproduzione: niente Netflix o Amazon Prime Video in HDR dunque. Si può utilizzare un lettore multimediale come VLC per guardare i contenuti video HDR offline, sempre che ne abbiate di disponibili. Durante la riproduzione di questi video i colori sono vivi, brillanti e piacevoli ma i contenuti in grado di suscitare queste sensazioni sono davvero pochi per non dire quasi inesistenti.

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Pixel 2 XL accanto a Galaxy S8 Plus. / © NextPit

In ogni altro momento dell'utilizzo dello smartphone i colori piatti e slavati fanno da padroni ma devo ammettere che dopo due settimane i miei occhi si sono già abituati e guardando S8 Plus mi chiedo a volte come abbiano fatto a piacermi tanto dei colori così esageratamente saturi. Questione di abitudine dunque, anche se il problema esiste e non si può negare. Se volete delle delucidazioni extra riguardo la calibrazione dei colori vi consiglio di leggere questo post su Google+ del famoso sviluppatore Supercurio.

Google Pixel 2 XL – Funzioni speciali

Active Edge

Questo Google Pixel 2 XL possiede, come anche il fratello minore, la funzione Active Edge già vista su HTC U11. In pratica è possibile "spremere" i bordi laterali del dispositivo con una leggera pressione (regolabile dalle impostazioni) per richiamare Google Assistant.

Purtroppo la funzione non è rimappabile e può essere utilizzata solo per questo scopo ma come già sappiamo il cuore dei Pixel (anche quelli di prima generazione) è proprio l'assistente digitale dell'azienda e la cosa non stupisce. Fortunatamente Google Assistant è infinitamente più utile di Bixby di Samsung quindi questa forzatura non da fastidio. Al contrario, vi ritroverete ad evocare Assistant molto più spesso del previsto e ne scoprirete le grandi potenzialità. Molto interessante il fatto che si possa utilizzare la funzione anche da schermo spento.

Basterà prendere l'abitudine con il nuovo modo di interagire con lo smartphone per trovarlo davvero molto naturale ed intuitivo. Ora che Assistant è disponibile in italiano posso scommettere che lo utilizzerete molto più di quanto immaginate grazie all'immediatezza di Active Edge.

Google Pixel 2 XL – Software

La versione Android presente su questo smartphone è Oreo 8.0 anche se Google non ha ancora aggiornato lo smartphone alle ultime patch di sicurezza di ottobre. Essendo i Pixel gli smartphone aggiornati più velocemente in assoluto per definizione fa un po' strano vedere alcuni smartphone Sony e Samsung passargli davanti. C'è comunque da dire che teoricamente è possibile provare anche la beta di Android 8.1 con le patch aggiornate.

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Il widget At a Glance non è removibile, ma è molto utile! / © NextPit

Se vi aspettate Android in versione stock per una volta state sbagliando di grosso. Android stock non è più sufficiente e su questo Pixel troviamo una versione ritoccata da Google, anche se leggermente, in quasi ogni aspetto per offrire un'esperienza di livello superiore. Ovviamente (e grazie a Dio aggiungerei) la personalizzazione non ha nulla a che vedere con ciò che i vari OEM come LG, Samsung o Huawei fanno ai loro smartphone.

Già a partire dal display spento possiamo trovare infatti un paio di novità: always on display e il riconoscimento della musica ambientale di cui vi parlerò in seguito. Sono grato a Google per l'aggiunta dell'always on display in quanto sul primo Pixel ne sentivo davvero la mancanza.

Proseguendo, lo sblocco dello smartphone può avvenire con un doppio tap e anche questa è una comoda aggiunta. Arriviamo quindi alla home e qui troviamo il Pixel Launcher dalla grafica rinnovata. La barra di ricerca Google è stata spostata in basso e funziona anche come ricerca locale dello smartphone con una grafica leggermente diversa dal solito. In alto nella schermata principale dove prima stava la barra di ricerca troviamo un nuovo widget chiamato At a Glance che ci mostra meteo, data, prossimo appuntamento sul calendario e informazioni sul traffico.

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La barra di ricerca messa in basso ci eviterà di fare stretching con il dito per raggiungerla come quando era in alto. / © NextPit

Sempre parlando di schermata home troviamo i nuovi wallpaper Living Universe che sono veramente stupendi e da cui non sono riuscito a staccarmi. Presente anche un tema scuro che viene attivato sul Pixel Launcher e sui Quick Toggles in caso impostiate uno sfondo principalmente nero.

Perfino il menu di spegnimento è personalizzato rispetto ad Android stock e anche se con la beta di Android 8.1 Google ha introdotto questi cambiamenti grafici anche sui vecchi Pixel non significa che facciano parte di Android puro (ovvero quello del progetto AOSP).

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Il tema scuro in azione! / © NextPit

La garanzia di ben tre anni di aggiornamenti di sistema (non di sole patch di sicurezza ma di aggiornamenti all'intero OS) aumentano anche le prospettive di longevità dello smartphone oltre la media il che, visto il costo, non guasta.

Google Pixel 2 XL – Prestazioni

Sulla carta il Google Pixel 2 XL non ha nulla di speciale da offrire. Troviamo le stesse caratteristiche che si possono trovare su qualsiasi smartphone di fascia alta del 2017 e Google non esagera su nulla. Il processore è il solito Snapdragon 835 che già conosciamo, la GPU è l'inseparabile Adreno 540 integrata nel SoC di Qualcomm e troviamo 4GB di RAM che sono più che sufficienti. Non sono stati esagerati solo per motivi puramente di marketing.

Sulla carta questo smartphone non fa quindi gridare al miracolo e i benchmark da me effettuati confermano questa affermazione assestando il Pixel 2 XL su punteggi simili ai suoi rivali:

Google Pixel 2 XL: i risultati benchmark

 Smartphone  3D Mark Sling Shot Extreme ES 3.1 3D Mark Sling Shot ES 3.0 3D Mark Ice Storm Unlimited ES 2.0 Geekbench 4 - single core Geekbench 4 - multi core
OnePlus 5 3736 4441 40819 1944 6555
Samsung Galaxy S8+ 2527 2787 31829 1522 5403
Apple iPhone 8 Plus 2675 3663 63361 - -
Google Pixel 2 XL 3581 4763 38069 1873 6291

Apple ci ha insegnato, però, che non sempre i numeri impressi sulla scheda tecnica e nei benchmark raccontano la storia completa. Google infatti ha lavorato duramente per ottimizzare hardware e software con una filosofia che si avvicina ogni anno di più a quella utilizzata dalla casa di Cupertino. I risultati sono ben visibili a chiunque.

Questo telefono letteralmente vola! Scivola fluido tra le varie applicazioni come solo gli smartphone Google e Apple sanno fare, l'apertura delle app è veloce e mai vi capiterà di trovarvi in situazioni in cui lo smartphone deve fermarsi a "riflettere" durante anche il multitasking più estremo.

I giochi 3D più pesanti non lo spaventano ma c'è da dire che nessuno smartphone dotato di queste caratteristiche ha problemi in questo senso. La navigazione web non ha mai intoppi e in generale scorrere tra pagine web, feed dei social network e altre app non è mai stato così piacevole per un utente Android.

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I due nuovi Pixel condividono la stessa scheda tecnica, display a parte. / © NextPit

Non è di certo l'hardware ciò che rende speciale questo Pixel 2 XL ma non per questo l'acquisto di questo smartphone vi farà rimpiangere la scelta di modelli con specifiche più esagerate, anzi. L'ottima esperienza che offre è in grado di far capire a chiunque lo utilizzi che non sempre migliori specifiche significhino miglior esperienza finale.

Per quanto riguarda il resto dell'hardware troviamo ovviamente NFC, Bluetooth 5.0 e tutta la connettività di cui abbiamo bisogno come antenne LTE cat 15 e WIFI a/b/g/n/ac Dual Band. Ottima la presenza della porta USB Tipo-C 3.1 per la connessione al PC che garantisce velocità di trasferimento più elevate della media degli smartphone con USB Tipo-C 2.0.

Google Pixel 2 XL – Audio

Google ha incluso in entrambi i suoi nuovi smartphone due speaker stereo frontali. Il rusultato è un suono forte, sufficientemente ricco e piacevole. Se siete tra i fan della vecchia versione di Boomsound di HTC rimarrete soddisfatti anche con questi speaker.

Il volume non arriva ai livelli degli speaker di iPhone 8 Plus ma il miglior posizionamento ne trae molto beneficio durante la visione di video e durante i giochi. Non si andrà a coprire uno degli speaker con il palmo della mano afferrando lo smartphone come accade su molti dispositivi concorrenti.

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Rinuncereste al jack audio in cambio di speaker stereo? / © NextPit

Uno dei punti di vanto di Pixel dello scorso anno era la presenza del jack da 3,5mm per le cuffie, è un vero peccato che Google abbia cambiato idea decidendo di non includerlo. Nella confezione troverete comunque un adattatore USB Tipo-C/mini-jack ma non sono incluse cuffie di nessun tipo.

Dovendo contare quasi sicuramente su cuffie Bluetooth è piacevole notare che almeno sono stati fatti molti sforzi per quanto riguarda la qualità audio wireless. Sono presenti infatti tutti i codec Bluetooth ad alta qualità come LDAC di Sony e aptX/aptX HD di Qualcomm.

Google ha anche introdotto il riconoscimento di musica offline direttamente dall'always on display senza nemmeno la necessità di chiedere. Lo smartphone è in grado di ascoltare l'ambiente circostante ogni 60 secondi e, se riconosce una canzone, fa comparire un piccolo messaggio nella parte bassa dell'always on display con titolo della traccia ed artista.

Il riconoscimento può contare su un catalogo di circa 10000 brani riconoscibili completamente offline e senza inviare dati ai server Google, il che è bene. Le tracce verranno costantemente aggiornate e modificate automaticamente sotto rete WIFI. Cliccando sulla piccola nota a fondo schermo verremo catapultati dentro Google Assistant con tutte le informazioni relative alla canzone riconosciuta.

Google Pixel 2 XL – Fotocamera

La fotocamera frontale è di 8MP con f/2.4 e messa a fuoco fissa. Per quanto riguarda la fotocamera posteriore Google ha optato per un singolo sensore da 12,2MP e apertura focale f/1.8. In entrambi i sensori la dimensione dei singoli pixel è 1,4 μm ma la fotocamera posteriore dispone della tecnologia dual pixel, utilizzata per la messa a fuoco PDAF (aiutata dal laser) e per l'applicazione dell'effetto bokeh senza bisogno di una doppia fotocamera.

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In questa situazione a occhio nudo si vedevano gli edifici completamente neri e la luce del sole era accecante. / © NextPit

Scattando una foto in modalità ritratto, infatti, la fotocamera è in grado di creare una mappa di profondità della scena calcolando le differenze rilevate dai due pixel adiacenti nel sensore che vengono poi processate per sfocare lo sfondo nella foto. Anche la fotocamera frontale dispone di questa modalità ma utilizza un sistema diverso e meno preciso. Il processo è molto più complesso di così e un approfondimento sull'argomento arriverà sicuramente.

Lo smartphone è in grado di registrare video in 4K e 30 frame per secondo utilizzando un sistema di stabilizzazione ibrida dell'immagine che unisce OIS (di cui la fotocamera posteriore è dotata) e EIS i cui risultati sono ottimi. Google ha dotato lo smartphone di un chip dedicato all'elaborazione delle immagini studiato in collaborazione con Intel e che verrà attivato in Android 8.1 chiamato Pixel Visual Core.

Google Pixel 2 XL è anche dotato della funzionalità Google Lens che vi permetterà di avere informazioni aggiuntive dalle vostre foto. La recensione del Google Pixel 2 del mio collega Benoit Pepicq che sarà pubblicata a breve entrerà più nel dettaglio della funzione.

Google Pixel 2 XL – Batteria

Le mie pretese riguardo l'autonomia erano molto basse appena iniziato questa recensione. Il vecchio Google Pixel XL che ho posseduto non brillava di certo per la durata della sua batteria e gli altri smartphone Android come S8 Plus e HTC U11 al massimo mi garantivano 5h di utilizzo su 13-15h di accensione totali. Google è riuscita a stupirmi.

Non fraintendetemi, non ha ancora raggiunto lo stratosferico risultato raggiunto da me con iPhone 8 Plus ma sono rimasto sorpreso. Nonostante il display QHD+, il processore ad alte prestazioni sempre reattivo, il riconoscimento della musica e della hotword "OK Google" sempre disponibili e un utilizzo intenso, la batteria da 3520 mAh è riuscita a regalarmi ben più di 7h di schermo acceso durante la mia giornata tipo. Per essere uno smartphone top di gamma dalle prestazioni ottime sono davvero impressionato.

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Bel lavoro Google! / © NextPit

E la cosa migliore è che i risultati sono costanti non sono un caso. L'ottimizzazione di hardware e software specifica di Google per questo terminale davvero fa la differenza.

Presente la ricarica rapida fino a 18W ed è possibile utilizzare anche qualsiasi caricabatterie compatibile con lo standard Power Delivery. Anche se i caricatori compatibili arrivano a 27W lo smartphone si ricaricherà comunque solo a massimo 18W il che è sufficiente a darci 7h di autonomia con 15 minuti di ricarica secondo Google. Ed in effetti la ricarica è sufficientemente rapida, come altri smartphone di questa fascia di prezzo. Peccato per la mancanza della ricarica wireless proprio ora che più avremmo potuto sfruttarla.

Google Pixel 2 XL – Specifiche tecniche

Giudizio complessivo

Google ha finalmente cominciato a curare ogni aspetto dello smartphone, anche cambiando la grafica e creando una UI pulita, veloce ma piacevole da utilizzare. L'esperienza che ne deriva da questo software è completa grazie alla suite di applicazioni Google, veloce senza mai rallentamenti o perdite di frame, piacevole in quanto non si incappa mai in problemi di sorta ma soprattutto intelligente. Ogni singola parte di questo software è studiata per semplificarvi la vita. Google Assistant, il nuovo Pixel Launcher, la ricerca rapida nelle impostazioni, l'incredibile fotocamera dotata di chip dedicato all'intelligenza artificiale, il riconoscimento della musica offline e chi più ne ha più ne metta.

Nonostante i vari problemi riportati ai display, nonostante l'hardware non abbia nulla di speciale, nonostante il design che non mi ha convinto al 100% Google è stata in grado di ammaliarmi con un'esperienza finale eccellente e che non lascia scampo a conclusioni negative. Google ha colmato le principali lacune che mi hanno separato dal Pixel di prima generazione come la mancanza della certificazione IP67 e dell'always on display e di questo sono più che contento.

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O lo odiate o lo amate alla follia. Pixel 2 XL divide le opinioni anche qui in ufficio. / © NextPit

Nonostante si possa obiettare su molte decisioni sbagliate di Google e di queste quasi nessuna sia giustificabile, sceglierei comunque questo smartphone rispetto alla concorrenza ancora e ancora perché in fondo questo è comunque il miglior smartphone Android per quanto riguarda l'esperienza finale e non si può negare.

Non potete dire di aver provato Android veramente fino a quando non avete posseduto un Pixel e, una volta provato, è veramente difficile tornare indietro. Il vostro conto in banca non sarà molto contento di questa prova però...

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7 Commenti
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  • aci KO 1
    aci KO 12 mar 2018 Link al commento

    Purtroppo, 9 giorni fa, il mio Pixel 2 XL è caduto. Schermo rotto nell'unico bordo dove la custodia originale Google non copre il telefono. Il telefono è caduto dall'altezza del mio ginocchio... ora, stendiamo un velo pietoso sul fatto che, in passato, smartphone di altre marchi, mi siano caduti da altezze maggiori senza subire un graffio.
    Comunque sia, colpa mia, quindi avevo deciso di farlo riparare a mie spese. Così il 3 marzo contattai subito l'assistenza Google via chat: mi dissero che, per non perdere la garanzia, il telefono doveva essere riparato unicamente dal loro centro di assistenza autorizzato, con sede ad Assago. Di questo centro mi fornirono unicamente un indirizzo email per contattarli assistenza.assago@ctdi.eu . Lo feci subito.

    Da allora sono trascorsi 9 giorni senza ottenere alcuna risposta ed aiuto... tranne ovviamente lo scarico di responsabilità di Google che di nuovo in chat scrive: "non possiamo fornirti numero di telefono o altri recapiti del centro di assistenza", "stai tranquilla"!!, "questo centro é indipendente da noi e non ne siamo responsabili", "non conosciamo i tempi di risposta del centro, costi o tempi di riparazione".

    Ho speso quasi mille euro per uno smartphone e l'azienda che me lo ha venduto non mi offre nessuna concreta assistenza?!!
    Giudicate voi il servizio fornito fin qui da Google per il suo top di gamma.


    • 1
      Utente1 19 mar 2018 Link al commento

      Stesso problema! Telefono rotto più di un mese fa e, nonostante sia stato in contatto più volte con il centro assistenza CTDI, ancora ad oggi non sono riusciti ad farmi mandare un corriere per ritirare il telefono. Ovviamente la colpa non è loro ma scaricano barile sulla società di trasporti.
      Purtroppo non si può neanche fare una democratica recensione perché non esiste la possibilita nè sul sito di Google, nè su quello di 3 ovviamente. Ma il telefono è incredibilmente fragile e l'assistenza vergognosa


  • mikronimo 19
    mikronimo 30 ott 2017 Link al commento

    So di fare la solita sterile polemica, ma appena leggo il prezzo di questi dispositivi top di gamma, mi passa la voglia di sapere altro; sappiamo con discreta precisione quanto costa produrli e anche aggiungendo 200 euro per costi di trasporto, guadagno dei negozi fisici, etc, non superiamo la metà dei prezzi di vendita; nonostante questo si seguita spudoratamente a giustificare il costo finale, anche quando "non hanno esagerato con la componentistica per questioni di marketing"; quindi potevano darmi di più, ma non lo hanno fatto e il terminale costa comunque quasi 1.000 euro... e fortuna che non è disponibile la versione con 128 gb! Tutto questo perché mi piacerebbe vedere bocciati, o almeno aspramente criticati, i prezzi dei terminali top, ma no, niente da fare: sappiamo che ci sono milioni di persone dispostissime a spendere queste cifre D1, quindi inutile parlarne, , se non marginalmente, giusto?

    Paolo T.


    • 2
      Utente disattivato 30 ott 2017 Link al commento

      Scusa mi sfugge il costo di ricerca e sviluppo e dell'implementazione software (che proseguirà per tre anni). Già che ci sei facci sapere anche quanto sono costati progetto e sviluppo del solo Pixel Visual Core.
      Non dico che hai torto, dico che probabilmente però hai anche tralasciato svariati costi nel conteggio.

      Luca Zaninello


    • Paolo T. 1
      Paolo T. 31 ott 2017 Link al commento

      Sto ancora usando un Nexus 5 comprato ad Agosto 2014 e oggi l'ho portato a sostituire il display 860€ Dio P----!!!) L'avevo pagato 310€ e finchè mi dura lo userò!!! Poi vedremo se passare ad un Pixel o ad un Android One..


  • Nikolas Pitzolu 3
    Nikolas Pitzolu 28 ott 2017 Link al commento

    "Non potete dire di aver provato Android veramente fino a quando non avete posseduto un Pixel e, una volta provato, è veramente difficile tornare indietro."

    Parole sante, finalmente la frase che tutti (venditori delle catene di elettronica compresi che non sanno neppure cosa sia un Pixel) dovrebbero pronunciare prima di lasciarsi a paragoni semplicistici come Samsung (Android) VS iPhone! Consci del fatto che Android = Samsung! Ho atteso la disamina fotografica perché sono sempre molto restio a riviste, speciali e/o addetti ai lavori che danno un voto (pur riconoscendo la loro bontà su di esso, ci mancherebbe). Ma questo terminale è davvero uno spettacolo, con un tocco di design in più che abbraccia la tendenza borderless 2017 (di cui sono innamorato). E poi recensione lineare e coinvolgente! Grande Luca e grande smartphone!

    Ester EsterUtente disattivatoLuca Zaninello


    • Luca Zaninello 20
      Luca Zaninello 28 ott 2017 Link al commento

      Grazie mille Nikolas :)
      È un grande amore, è stato solo sfortunato come Note 7, anche se questo rimarrà in vendita e venderà bene (così dice Sundar :P )

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