Google Home Mini ficca il naso dove non deve e Google rimedia

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© nextpit

Il Google Home Mini, con un prezzo di 49 dollari, non può che incuriosire tanti utenti. Il piccolo speaker però, a causa di un malfunzionamento software, ascoltava ininterrottamente le registrazioni degli utenti dimenticandosi della privacy. Google però ha subito trovato una soluzione al problema.

Uno degli aspetti che spaventa di più gli utenti quando si parla di Smart Home e speaker, dopo il prezzo, è il problema della sicurezza e della privacy. E proprio a tal propositivo il nuovo Google Home Mini ha già fatto parlare di sé. A causa di un malfunzionamento di uno dei sensori a sfioramento collocati sulla parte posteriore del dispositivo, rimaneva in ascolto delle conversazioni degli utenti. Il tutto, quindi, accidentalmente.

Alcune delle unità distribuite all'evento Pixel hanno riscontrato questo problema. Tra questi anche lo speaker di Artem Russakovski, giornalista di Android Police, che ha riportato come il piccoletto abbia registrato tutto ciò che accadeva in casa per 24 su 24 salvando i dati sui server di Google.

Tutto ciò che viene comunicato ad Assistant viene registrato e salvato nei server di Google a meno che disabilitate questa funzione nella sezione Gestione attività. Il risultato, di contro, è la precisione del riconoscimento vocale. Ma ciò dovrebbe funzionare solo con i comandi impartiti all'assistente digitale. Il Google Home Mini speaker però si attivava non con i comandi ma con qualsiasi suono o conversazione.

E così Google, davanti al giornalista che denunciava una pesante violazione della privacy mostrando le registrazioni continue e non volontarie, è subito passato all'azione disabilitando il touchpad collocato sopra l'unità per evitare che si attivi accidentalmente iniziando a registrare qualsiasi conversazione.

Se generalmente occorre un long press del pannello touch sul Google Home Mini per attivare l'Assistant senza pronunciare le parole magiche, su alcune unità l'attivazione avviene senza alcun tocco. Un aggiornamento è stato rilasciato e disattiva la funzione di attivazione di Assistant con un long press. Google sta ora lavorando ad una soluzione di lungo termine. 

Se state pensando di comprare un Google Home Mini, Google ha assicurato che le unità in pre-ordine non sono affette da questo problema. 

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Jessica Murgia

Jessica Murgia
Global Head of Content

Dal 2014 ad APit alla ricerca di nuovi dispositivi da testare e storie da raccontare.Il Sony Ericsson Xperia Pro rosso è stato uno dei suoi più grandi amori. Nell'armadio, oltre a racchiudere ogni tipo di outfit, nasconde vecchie console, videogiochi (il Gameboy giallo è uno di questi), indossabili e dispositivi Smart Home di ogni sorta. Viaggiatrice incallita, non riesce a fare a meno di immergersi nella lettura, nella musica ed in acqua!

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