Shoelace: la nuova app fallimentare di Google?

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Google ci riprova: a distanza di qualche mese dalla chiusura di Google+, lancia un nuovo social network chiamato Shoelace. Ecco come funziona la nuova app e chi può effettivamente provarla.

Shoelace: come funziona il nuovo social network di Google?

Shoelace, letteralmente traducibile come laccio da scarpa, è la nuova applicazione realizzata dal team di Google dell'Area 120 che ha come scopo quello di connettere persone con interessi simili e di permettere loro di incontrarsi di persona. Sulla base degli interessi indicati dall'utente, l'app mostra ogni giorno nuovi eventi ed attività (denominati Loops) presenti nei dintorni.

Come il nome stesso della piattaforma suggerisce, Google cerca di legare insieme utenti che abbiano interessi simili (che sia lo sport, l'arte, la lettura o la passione per il vino, per fare alcuni esempi) permettendo loro di incontrarsi personalmente. Le communità locali sono quindi il fulcro di questa nuova piattaforma.

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Shoelace punta sulle communità locali. / © Screenshot from shoelace.nyc

Google specifica che gli eventi proposti vengono selezionati "a mano", quindi presumibilmente da delle persone in carne ed ossa piuttosto che da algoritmi, e garantisce la presenza di un processo di verifica per ogni singolo utente decida di unirsi alla community. 

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Un'app per pochi (per ora almeno)

Shoelace è disponibile sia su Android (versione 8.0) che su iOS (versione 11.0) e necessita di un account Google. Al momento l'app è utilizzabile solo nella città di New York: il team ha deciso di "testarla" nella Grande Mela per monitorarne il funzionamento ed eventualmente ottimizzarla e offrirla anche ad altre realtà. L'app è inoltre disponibile tramite un sistema ad inviti: gli interessati possono richiederne uno compilando questo formulario.

Riuscirà Shoelace a varcare i confini statunitensi? Difficile dirlo ora. Puntare sulle communità locali può dare un vantaggio concreto agli utenti, dall'altro lato però, per assicurare il funzionamento e la sicurezza stessa della piattaforma occorre un impegno non da poco che dovrebbe essere in loco.

Via: The Verge Fonte: shoelace.nyc

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Jessica Murgia

Jessica Murgia
Global Head of Content

Dal 2014 ad APit alla ricerca di nuovi dispositivi da testare e storie da raccontare.Il Sony Ericsson Xperia Pro rosso è stato uno dei suoi più grandi amori. Nell'armadio, oltre a racchiudere ogni tipo di outfit, nasconde vecchie console, videogiochi (il Gameboy giallo è uno di questi), indossabili e dispositivi Smart Home di ogni sorta. Viaggiatrice incallita, non riesce a fare a meno di immergersi nella lettura, nella musica ed in acqua!

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