Android 9.0 Pie: ecco le feature che la caratterizzano
Google ha rilasciato la versione ufficiale di Android. Battezzata semplicemente Pie, la versione 9.0 di Android introduce alcune feature volte ad ottimizzare l'esperienza utente.
Le feature principali di Android Pie
Quest'anno Google con Android Pie ha voluto giocare d'anticipo: la prima Developer Preview è arrivata il 7 marzo mentre la versione finale di Android 9.0 ha debuttato il 6 agosto. Ma quali sono le novità che caratterizzano Android Pie?
Controllo dei gesti: controverso ma guarda al futuro
Da tempo i produttori lavorano sul controllo dei gesti: dall'iPhone X è chiaro come non vi sia modo di aggirarlo. Anche Google propone la sua versione: il tasto home diventa una barra e sposta il tasto multitask. Con uno swipe verso l'alto compaiono cinque app suggerite e le miniature delle applicazioni aperte di recente. Con un altro swipe compare il cassetto delle app.
In pratica è possibile navigare tra le app aperte spostando la barra principale a destra. Occorre solo un po' di pratica. Per ora dovrete attivare manualmente il nuovo controllo dei gesti sul vostro dispositivo ma con i Pixel 3 diventerà obbligatorio, tenetevi pronti!
Controllo della posizione: il piccolo highlight di Android Pie
Se il nuovo controllo gestuale è il punto forte di Android 9, il controllo dell'orientamento del display è la piccola novità. In futuro sarà possibile bloccare l'orientamento, inclinare lo smartphone e ruotare manualmente il contenuto con un piccolo tasto. Perfetto per Google Foto e YouTube.
La presenza dell'AI di Google
Le funzionalità del machine learning sono l'hype del momento: la parola chiave è Intelligenza Artificiale. Google ne ha implementato alcune nella nuova versione Android. Il controllo della luminosità ora impara dalle vostre regolazioni manuali. A poco a poco il display del vostro dispositivo si adatterà alle vostre abitudini e preferenze.
Il tema dell'IA è diventato ancora più popolare con le app: a seconda del comportamento dello smartphone, il sistema interromperà (o meno) le attività in background. Ciò dovrebbe ridurre i consumi.
Nella visualizzazione multitasking, Google suggerisce le app da lanciare sulla base del comportamento dell'utente. E nel cassetto delle app vi sono le Actions che propongono app. Ancora una volta, l'apprendimento automatico funziona in background e apprende da ogni singola interazione con il dispositivo.
Data la complessità degli smartphone, si tratta di aiuti preziosi. A lungo termine Google vuole liberarsi del classico paradigma app-drawer per la home e sviluppare delle interfacce utente personalizzate. I veterani di Android dovranno probabilmente passare ad un launcher alternativo.
Android si colora
Il look sobrio di Android è andato in pensione. Ora Google fa affidamento su un Material Design 2.0 colorato e ridefinito. Nel menu delle impostazioni è facile notare come ogni icona abbia ricevuto il proprio codice di colore. Nella barra delle notifiche le linee si arrotondano. In altre sezioni Google ha ridisegnato le animazioni: ad esempio vedrete nuovi colori comparire quando si imposta un'impronta digitale per lo sblocco.
Più sicurezza
Ogni aggiornamento Android introduce nuove misure di sicurezza che funzionano in profondità nel sistema. Con Android Pie arriva un blocco in background per l'accesso automatico a microfono e fotocamera da parte delle app. Una misura efficace contro ogni tipo di attività di spionaggio da parte di malware e contro applicazioni pubblicitarie eccessivamente invasive.
Nuove scorciatoie per vecchie funzionalità
Android Pie cambia il modo in cui è possibile visualizzare due app contemporaneamente. Ora basta uno swipe verso l'alto della barra Home ed un tap lungo sull'icona per aprire il menu di scelta rapida con l'opzione Splitscreen.
La visualizzazione dell'ora si è spostata a sinistra. Questa nuova soluzione è dovuta al supporto per i display dotati di notch. Anche se non ne avrete bisogno, non può purtroppo essere modificata dalle impostzioni. È evidente come Google stia cercando di ridurre alcuni componenti classici dell'esperienza Android. La nuova posizione dell'ora in alto a sinistra garantisce che le notifiche non siano più così evidenti per la digitazione.
Chi vedrà tutte queste novità?
Ed ecco spuntare di nuovo fuori il discorso degli aggiornamenti. È già chiaro come non tutte le nuove funzionalità di Android Pie saranno effettivamente disponibili su tutti gli smartphone in circolazione: i controlli smart della luminosità sono per fortuna già disponibili con alcuni produttori Android. Questo vale anche per il controllo dei gesti o per il look dell'interfaccia utente.
La nuova visualizzazione dedicata al multitasking diventerà probabilmente obbligatoria per i dispositivi Android Pie. Per tutte le altre fantastiche feature introdotte dal nuovo dolciume di Mountain View, non è detto. I produttori sceglieranno probabilmente le fette di torta più appetitose per il proprio software.
Chi ha l'ultimo aggiornamento ad Android Pie?
Nuova versione Android, nuova corsa... di bradipi! Al momento sono i Pixel e Essential Phone a poter godere del nuovo aggiornamento ad Android Pie. Noti produttori come Samsung, HTC, Sony o LG sono ancora li con le mani legate: perché non riescono ad agire come Essential?
C'è un po' di speranza per chi possiede i nuovi dispositivi Nokia perché HMD Global non aspetterà fino all'autunno per la distribuzione dell'update. Al momento non vi sono programmi concreti per i singoli produttori ma potete per scoprire se anche il vostro Android riceverà Pie potete dare un'occhiata al nostro articolo dedicato:
Grazie a Project Treble, Google è stata in grado di portare la versione beta di Pie su otto smartphone non firmati Google. Con un po' di fortuna questi dispositivi potrebbero essere aggiornati ad Android 9.0 a fine estate. Google ha anche collaborato con Qualcomm, Mediatek e Samsung per migliorare la condivisione delle informazioni. Ora i produttori di chip coordinano meglio il loro lavoro con il team Android. Il risultato? Aggiornamenti più rapidi ed un rilascio più rapido di smartphone con Pie nativo.
Conclusione
Android Pie è una versione Android particolare. Offre parecchie novità nel design. Produttori come Samsung, Huawei e LG implementeranno solo alcune delle modifiche apportate da Google.
Con Android 9 Pie Big G mostra il futuro dove vuole condurci: Android è ora sviluppato completamente come sistema per i Pixel, gli altri produttori possono decidere cosa prendere e cosa lasciare. Google diventa più egoista e modifica la piattaforma secondo i propri gusti. Per gli utenti non è una cattiva notizia perché Google ha un adeguato know-how in casa. Per i produttori, le divergenze che verranno fuori nei prossimi anni saranno probabilmente ancora più interessanti.
Sarà curioso vedere se i produttori distribuiranno effettivamente gli aggiornamenti più velocemente. La speranza c'è: Essential ha pubblicato l'aggiornamento a Pie insieme a Google. Ora non ci resta che attendere gli annunci degli altri produttori...
Android Pie funge da spartiacque nella recente storia di Android, non credete?
Fonte: Android Police
Android sta diventando troppo poco intuitivo e troppo complicato secondo me. Quando nessuno smartphone avrà più il tasto home, il controllo senza gesti, la ricarica rapida disattivabile ed il jack delle cuffie (ma gli adattatori saranno fuori produzione) cosa userò per navigare su internet, fare chiamate ed ascoltare musica?
Android Pan Di Stelle sarebbe meglio secondo me.
Simone come ho potuto dimenticarli! Risposta geniale, anche io voterei per i Pan di Stelle :)