5G in Europa: inizia il conto alla rovescia per la rivoluzione della telefonia mobile

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I preparativi per il lancio della nuova rete 5G sono in pieno svolgimento in molte parti del mondo. In Europa, molti paesi sono coinvolti nella distribuzione, nel finanziamento e nello sviluppo delle infrastrutture. Tuttavia, riguardo quest'ultimo punto vi sono notevoli differenze all'interno dei vari Paesi e proprio uno di questi è particolarmente arretrato.

Le differenze tra il 5G e le precedenti generazioni sono notevoli. Non si tratta più solo di velocità di trasmissione dati più elevate, ma piuttosto di tempi di risposta più brevi e della possibilità di portare in rete un gran numero di dispositivi. Per iniziare a sfruttare il 5G sono necessarie diverse cose, come nuove antenne e radio. Ma il blocco centrale per il 5G, in modo da poter iniziare, sono le radiofrequenze, messe all'asta in in vari pacchetti a tutti i provider partecipanti.

Differenze tra 5G Sub6 e mmWave

Per capire il 5G, è necessario conoscere la differenza tra Sub6 e mmWave, perché si tratta di due comparti che differiscono tra loro per le frequenze in cui operano. Sub6 si riferisce alla gamma 5G che opera sotto i 6 GHz, in Europa tra i 3,4 e i 3,8 GHz. Questo segnale a lungo raggio è particolarmente adatto per l'espansione del 5G. Al contrario, l'mmWave opera su una frequenza di circa 26 GHz. Grazie alla sua corta lunghezza d'onda, trasmette meno onde radio ed è più facilmente disturbato da ostacoli fisici, ma è anche più veloce e mostra una latenza più bassa. Quest'ultima tecnologia viene quindi utilizzata principalmente per aree urbane e spazi limitati come stadi, centri espositivi o locali aziendali.

Dando uno sguardo all'espansione del 5G in Europa notiamo che nella prima metà dell'anno, le aste per le frequenze sotto i 6 GHz si svolgeranno praticamente ovunque. Alcuni stati, come il Regno Unito, la Spagna e l'Italia, hanno già completato il primo ciclo di distribuzione e possono iniziare a costruire la propria rete. La Francia è un po' in ritardo, e non si svolgerà un'asta prima della fine dell'anno.

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Quest'anno sono previste numerose aste in Europa. / © NextPit

Se si considerano le cifre, risulta chiaro che tutti i paesi stanno procedendo in modo diverso in termini di distribuzione delle frequenze. 

La mmWave non arriverà prima del 2020

Ci vorrà più tempo prima che le frequenze più alte intorno ai 26 GHz possano essere utilizzate. Solo in Italia le aree sono già state suddivise tra i fornitori, mentre nel resto d'Europa questo avverrà solo nel 2020. L'Irlanda è l'unico paese dell'elenco a rinunciare completamente all'mmWave per il momento.

Anche se i Paesi europei si trovano in fasi diverse per quanto riguarda l'espansione del 5G, le fondamenta saranno poste quest'anno o, al più tardi, il prossimo, quando potrà iniziare la costruzione effettiva dell'infrastruttura. La questione di come i fornitori rifinanzieranno gli immensi costi associati all'introduzione del 5G dipende dalle condizioni contrattuali locali. In Germania, ad esempio, gli operatori di rete prevedono costi di circa 25 miliardi di euro entro il 2025 per ogni operatore. Altri paesi assorbiranno invece tutto il costo o parte dei costi attraverso investimenti pubblici: Le reti saranno dunque finanziate dallo Stato per poi essere affittate agli operatori.

Quanto pensate che dovremmo aspettare prima che il 5G si diffonda?

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