5 motivi per desiderare un processore 64-bit

5 motivi per desiderare un processore 64-bit

La tecnologia a 64 bit è nota da oltre dieci anni nell’ambiente desktop ed ha ora iniziato il viaggio che la porterà nelle nostre tasche con la presentazione dell'LG G Flex 2 in occasione del CES di Las Vegas. Questo processore renderà i futuri smartphone migliori? Eccome! Vi proponiamo i 5 maggiori motivi.

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Qualcomm offrirà una vasta gamma di processori con supporto a 64-bit. / © Qualcomm

Con la tecnologia a 64 bit potremo finalmente godere di alcuni vantaggi tecnici anche nel settore della telefonia mobile, aspetti ormai stabiliti nei PC desktop, e non solo, da quasi un decennio. C’è da dire che solo ultimamente si è raggiunta una potenza di calcolo mobile in grado di sfruttare davvero questa architettura anche negli smartphone (e non di usarla come mossa pubblicitaria, ogni riferimento a iPhone 5s non è puramente casuale); è l’inizio di una nuova era di smartphone super potenti. Veniamo alla domanda successiva: quali saranno i miglioramenti tangibili per gli utenti?

1.  Performance potenziale infinitamente maggiore

La prima grande differenza dell’architettura a 64 bit, rispetto a quella a 32 bit, è il numero di indirizzi alla memoria ad esso associabile. Se prima il limite era 4 GB, con questa nuova tecnologia ci si sposta a 16 EB (exabyte), cioè circa quattro miliardi di volte in più. Non appena i nuovi dispositivi si stabilizzeranno sugli 8 o 16 GB di memoria, questo vantaggio si farà sentire. Tra i tanti vantaggi, sarà possibile usare più applicazioni aperte senza rallentamenti.

2.  Maggiore sicurezza

Grazie al supporto di numeri molto più grandi, saranno possibili crittografie ancora più complesse; maggiore è la lunghezza della chiave, più difficile sarà la decifrazione. La funzione “crittografia dispositivo”, che permette di crittografare l’intera memoria dello smartphone, risulterà ancora più sicura e anche più veloce, sempre per il motivo precedente.

3.  Riproduzione più veloce di video 4K

La nuova architettura consentirà la gestione intelligente di molti comandi simultanei. Ciò è particolarmente utile quando si riproducono contenuti ad alta definizione, in quanto questi processi verranno eseguiti in parallelo. Negli ambienti 64 bit la riproduzione dei video 4K sarà più fluida anche con processori meno potenti, in quanto possono sfruttare meglio le loro risorse. Anche la registrazione e la compressione in tempo reale dei video sarà molto più veloce con processori a 64 bit.

4.  Maggiori dettagli nei giochi

Come per i video vale anche nei giochi: l’elaborazione grafica è ottimizzata per i calcoli in parallelo. I nuovi processori, supportati da memorie maggiori, saranno in grado di elevare il concetto di gioco mobile. Grazie ad essi gli sviluppatori potranno sbizzarrirsi ad aggiungere maggiori dettagli grafici o più avversari AI, senza incorrere in lag indesiderati. Estinzione di PSP, PS Vita e NDS?

5.  Minore consumo energetico

Maggiori performance equivalgono a maggiori consumi. Generalmente è così, ma grazie ad un’ottimizzazione della gestione della memoria, questa nuova tecnologia ridurrà lo “sperpero” energetico, aumentando la durata della batteria. In primo luogo, i tempi di calcolo si ridurranno, dal momento che molti processi complessi potranno essere frammentati e calcolati in parallelo. Oltre ai tempi, anche il numero dei caricamenti verrà ridotto: ancora più applicazioni rispetto al passato potranno essere “parcheggiate" in modo permanente nella RAM. Pertanto, CPU e memoria flash andranno a dormire per periodi maggiori rispetto a prima.

Conclusione

Il passaggio all'architettura a 64 bit è quasi in ritardo. Molti smartphone di fascia alta come l’LG G3 o addirittura il “vecchio” Galaxy Note 3, con i loro 3 GB di RAM dimostrano come abbiamo sfruttato al massimo la tecnologia attuale e che si necessita di un passo avanti. Alcuni di loro sono ormai passé e una nuova era sta nascendo. 

Sul lato software non dovrebbero esserci problemi: secondo le dichiarazioni di Google alla conferenza degli sviluppatori I/O, per la maggior parte delle applicazioni la transizione sarà indolore. InfoQ afferma che il nuovo ambiente di runtime ART offrirà un supporto nativo a 64-bit, e l’85% delle applicazioni del Play Store verrà eseguito immediatamente senza problemi.

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Mattia Mercato

Mattia Mercato
Redattore Freelance

Appassionato di informatica e videogiochi fin da bambino, adesso coltiva la sua passione sviluppando app e giochi Android. Il suo profondo interesse per Android spazia dalle caratteristiche hardware dei cellulari alle varie procedure di rooting e unbrick / risoluzione problemi, dal provare le ultime applicazioni allo studio della programmazione.

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10 Commenti
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  • Simone Costi 21
    Simone Costi 11 nov 2017 Link al commento

    Esistono telefoni di fascia medio alta e con un buon audio a 32 bit con Android nel 2017 ( e ne usciranno nel 2018)?
    E il galaxy s5 con Snapdragon a quanti bit è?


    • Luca Zaninello 20
      Luca Zaninello 13 nov 2017 Link al commento

      Penso tu stia facendo un po' di confusione :) qui per 64-bit si intende il tipo di istruzioni gestite ed elaborate dalla CPU (quindi 32 bit per volta oppure 64 bit). L'audio ha una decodifica anch'essa in bit ma nessuno arriva a 32 bit per l'audio, se sei fortunato trovi schede DAC esterne Hi-Fi che arrivano a 16 o forse 24 bit massimo. Le DAC interne degli smartphone che gestiscono l'audio non arrivano alla stessa qualità però. Se cerchi uno smartphone Android adatto alla musica ti consiglio di dare un'occhiata qui: https://www.androidpit.it/migliori-smartphone-musica
      La guida non è aggiornatissima e aggiungerei alla lista Razer Phone, HTC U11+ e U11, Galaxy S8 e S8+.
      Il Galaxy S5 ha uno Snapdragon 801 ma non in Europa dove monta una CPU Exynos. Erana già entrambe CPU a 64 bit comunque, per l'audio non ho dati sotto mano.


      • Simone Costi 21
        Simone Costi 13 nov 2017 Link al commento

        Ok.
        Non mi riferivo ai bit del dac, ma a quelli del processore. Anche se forse erano meglio i 32 bit come processore.
        Il galaxy s5 non ha un gran audio, mi chiedo che dac abbiano messo...


  • Francesco 1
    Francesco 18 giu 2015 Link al commento

    Al momento l'unico vantaggio tangibile è l'incremento di velocità, tangibile ma neanche tanto (vedi confronto di velocità tra Z3 e Z3+). Sarebbe tutto bellissimo se si potesse aumentare la RAM come su un PC. Purtroppo se si compra un bel cellulare con 3GB e processore a 64bit, resteranno comunque 3GB, per sempre. Quindi il fatto che i processori a 64bit possano indirizzare più di 4GB al momento è inutilizzabile e lo sarà fino a quando non usciranno cellulari con già più di 4GB di serie. Questo vanifica la maggior parte dei vantaggi qui elencati, sui cellulari esistenti, in quanto la maggior parte dei suddetti vantaggi dipende più dal maggior quantitativo di RAM (ad esempio +RAM => minor consumo) che effettivamente dai 64bit. Senza nulla togliere alla validità e correttezza dell'analisi, assolutamente ben fatta, resta però il fatto che la maggior parte di questi vantaggi non va usata per giudicare i cellulari attualmente disponibili sul mercato, che possono essere paragonati con benchmark e indicatori (consumi, durata, etc..) ai colleghi a 32bit (e non sempre ne escono benissimo), quanto come idea dei vantaggi futuri che questa architettura porterà a lungo termine, una volta cioè che i produttori inizieranno a sforare il tetto dei 4GB.


    • Mattia Mercato 29
      Mattia Mercato 19 giu 2015 Link al commento

      Grazie per il tuo ottimo contributo!
      Sì, ti do ragione praticamente su tutto, come del resto si può verificare con i dispositivi cinesi (cinesi cinesi, sconosciuti e low cost) che offrono un'architettura a 64bit giusto per attirare il cliente.
      Se tuttavia il Project ARA prendesse piede, e lo spero con tutto il cuore, questa valutazione cambierebbe drasticamente dato che in teoria sarebbe possibile acquistare moduli di memoria RAM di taglio superiore (e dato per assodato lo sfioramento dei 4 GB, magari DDR4+)!
      https://www.androidpit.it/project-ara-uscita-prezzo-caratteristiche
      Inoltre c'è da dire che prima di tutto questo occorre guardare il lato software: per poter fare un confronto "alla pari" occorrerà che le app siano scritte a 64 bit, con i conseguenti vantaggi prestazionali.

      Francesco


  • simone filippini 26
    simone filippini 6 gen 2015 Link al commento

    Se il mio g3 era fullhd, sarebbe stato meglio


    • 3
      Alessio Rossi 10 gen 2015 Link al commento

      S5 comprato da poco (prima avevo S1 plus) e display fullhd secondo me è una grande caz***a, ho solo trovato un consumo maggiore di batteria. Già gli 800x480 del vecchio telefono erano ampiamente sufficienti..... e ora vogliono pure fare il 4k (forse su note 5)..... bah non riesco a capirne l'utilità


      • Mattia Mercato 29
        Mattia Mercato 11 gen 2015 Link al commento

        Man mano che gli schermi aumentano di dimensione e i contenuti usufruibili su smartphone e tablet aumentano come tipologia e qualità, la risoluzione deve stare al passo coi pollici per conferire un'esperienza di maggiore livello.
        Il passo dagli 800x480 ai 1080x1920 del FullHD (tralasciando i 1280x720 dell'HD) è stato un'enorme e necessario cambiamento, permettendo ai 4.5 - 7 pollici di dare il meglio di se ad una distanza normale di utilizzo.
        Il punto sta nella distanza: per distanza normale si intende attorno ai 30 centimetri e un'esperienza ottimale si ottiene quando l'utilizzatore medio non riesce a distinguere i singoli pixel; senza il FullHD, questo non era possibile su schermi di quella dimensione.
        Torniamo al nocciolo del discorso: Aumentare la risoluzione è utile? Se non si è interessati o non si riescono a notare differenze qualitative dell'immagine e di ricchezza dei colori, NO. Se invece si storce il naso quando si vedono i "quadratini" che compongono scritte, bordi, e le diverse immagini, soprattutto a distanze ravvicinate e/o su tablet, SÌ.
        Quanto riguarda la durata della batteria, non posso fare altro che darti ragione. Tuttavia, il vero problema non è il progresso dei display, ma l'arretratezza della tecnologia delle batterie, nettamente indietro rispetto al resto (non so se per cattive valutazioni o attuale impossibilità di grandi cambiamenti).
        Se non ti sei annoiato nella lettura di questo "papiro", ti annoierai di certo leggendo anche questo commento:
        https://www.androidpit.it/iphone-6-display-android-2012#comment1500597

        grigno80


  • simone filippini 26
    simone filippini 6 gen 2015 Link al commento

    A parte la sicurezza e la durata della batteria, non vedo tanti vantaggi.. Gusti


    • mikronimo 19
      mikronimo 6 gen 2015 Link al commento

      In parte sono daccordo; un'utilità extra la vedo anche nel multitasking; dal lato 4K, non c'è, nel senso che il 4K è inutile, ma dato che ci stanno forzando ad averlo (presto spariranno gli schermi fullHD già perfettamente nitidi e oltre la capacità di risoluzione dell'occhio umano), alla fine un processore che lo possa gestire bene, serve...

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