Wiko Ufeel Prime: uno smartphone senza pretese

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© nextpit

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Wiko non ha più bisogno di presentazioni. In pochi anni il brand franco-cinese è riuscito ad affermarsi sul mercato come uno dei più popolari produttori di smartphone di fascia bassa. Durante l'IFA 2016 Wiko ha continuato su questa strada proponendo diversi nuovi smartphone, tra cui lo Ufeel Prime, terminale che ha catturato la nostra attenzione. Con un prezzo di 249 euro questo è infatti il top di gamma del brand. Ma cosa è in grado di offrire? Ecco cosa ne pensiamo dopo un test approfondito. 

Wiko U Feel Prime

Pro

  • Bel design
  • Lettore di impronte digitali

Contro

  • Altoparlante molto metallico
  • Fotocamera deludente
  • Abbondanza di bloatware
  • Android Marsmallow (non Nougat)
Wiko U Feel Prime: Tutte le offerte

Wiko U Feel Prime – Uscita e prezzo

Annunciato durante l'IFA 2016, il Wiko Ufeel Prime è stato lanciato sul mercato nel mese di ottobre ad un prezzo di 249 euro in un'unica versione dotata di 32GB di memoria interna (espandibile via microSD) e 4GB di RAM.

 

Wiko U Feel Prime – Design e assemblaggio

Wiko, con lo Ufeel Prime, vuole dimostrare che è in grado di realizzare smartphone di fascia alta. Per questa ragione sono stati scelti materiali più nobili ma anche se è presente l'alluminio il dispositivo lascia l'impressione di essere realizzato in plastica. Questo non è di certo il miglior metallo che si poteva prediligere. Sicuramente la scelta è motivata dal prezzo di vendita ma il risultato finale lascia un po' interdetti: già al tocco si capisce che si tratta di uno smartphone economico. 

L'idea di voler offrire un dispositivo di metallo per seguire la moda e per puntare su un look più premium in questo caso crea delle contraddizioni. Tuttavia la qualità delle rifiniture è buona e le linee sono morbide. Il metallo sembra inoltre resistere bene ai graffi e con i tempi che corrono questa è una bella notizia. 

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Il Wiko Ufeel Prime somiglia all'HTC 10. © NextPit

Nonostante la somiglianza con l'HTC 10, la sensazione al tatto non è la stessa. Del resto non ci si può aspettare da uno smartphone con questa etichetta di prezzo la stessa robustezza che troviamo su un device che costa circa 500 euro in più. Tuttavia l'Alcatel Shine Lite, con un prezzo di soli 199 euro, riesce a fare meglio da questo punto di vista.

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L'obiettivo della fotocamera sporge leggermente dalla scocca. © NextPit

La presa è eccellente, anche se delle volte un po' scivolosa. Grazie alle sue dimensioni compatte (la diagonale misura 5 pollici) il telefono è difatti facile e comodo da tenere in mano. Il sensore d'impronte digitali collocato sul tasto home può essere raggiunto facilmente, proprio come i tasti fisici di accensione e volume collocati lungo il bordo del dispositivo. Purtroppo l'obiettivo della fotocamera sporge leggermente dalla scocca e questo rende l osmartphone instabile quando poggiato su un piano. 

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Lo smartphone non è molto stabile quando poggiato su un piano. © NextPit

In generale Wiko ha fatto un buon lavoro con lo Ufeel Prime dal punto di vista estetico: è bello da vedere, il che non guasta! Ma il produttore deve ancora fare parecchia strada per cercare di raggiungere il livello dei migliori del mercato. 

Wiko U Feel Prime – Display

Il Wiko Ufeel Prime monta uno schermo IPS di 5 pollici con risoluzione in Full HD (1080x1920) e 441 ppi. Al contrario di altri giornalisti che hanno scritto del terminale personalmente non sono rimasto particolarmente sorpreso dai bordi piuttosto grossi che circondano lo schermo. Il display mostra dei fastidiosi riflessi causati dal riquadro in plastica e anche se luminoso non è in grado di competere con altri dispositivi come, ad esempio, il Moto G4.

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Lo schermo di 5 pollici è luminoso ma non è al livello dei suoi concorrenti come il Moto G4. © NextPit

In fin dei conti però il livello di luminosità è soddisfacente ma non si può dire lo stesso del contrasto, che sarebbe dovuto essere più marcato. Optare per uno schermo AMOLED sarebbe stato sicuramente meglio ma lo Ufeel Prime si difende bene e sarà senz'altro apprezzato dagli utenti che vogliono un teleofno di quella fascia di prezzo. 

Wiko U Feel Prime – Software

Il Wiko Ufeel Prime gira con Android 6.0.1 Marshmallow affiancato dall'interfaccia della casa, Wiko UI. Esteticamente è molto simile ad Android stock anche se di default non offre l'app drawer. Tuttavia Wiko offre un'alternativa chiamata "My Apps" che può essere usata come cassetto per le applicazioni.

Di default ci sono parecchie app che purtroppo non possono essere disintallate. Tra queste troviamo un file manager, un'app responsabile della manutenzione, una per mettere in sicurezza i file, app di Wiko per calendario, orologio e meteo, antivirus 360 Security, 360 Booster, News Republic e diversi altri. La lista è lunga ed è un dispiacere dover combattere con questi bloatware sin dal primo avvio. Il telefono ha una buona memoria interna di 32GB ma non per questo è lecito oberala di app che di fatto vengono usate poco. Wiko inoltre offre un servizio simile (alla lontana) a Google Now: effettuando uno swipe verso sinistra ci sono i widget e le app che preferiamo.

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È Android Marshmallow a girare sullo Ufeel Prime di Wiko. © NextPit

Con l'eccezione del problema dei bloatware, l'interfaccia è fluida e performante e presenta pochi lag. Wiko prevede di aggiornare lo smartphone ad Android 7.0 Nougat ma, al momento, non abbiamo alcun dettaglio circa le tempistiche. Mi sorprenderei se lo Ufeel Prime ricevesse l'update prima della fine dell'anno ed è una delusione visto che lo smartphone è uscito qualche mese dopo l'ufficializzazione del croccante aggiornamento. 

Wiko U Feel Prime – Prestazioni

Sotto la scocca lo smartphone Wiko integra un processore Qualcomm Snapdragon 430, presente su molti altri dispositivi di fascia media come, ad esempio, lo Xiaomi Redmi 3S ed il Lenovo K6. Ad affiancare il processore troviamo 4GB di RAM e 32GB di memoria interna espandibile fino a 64GB via microSD.

La pratica conferma la teoria: i numeri sono sufficienti per soddisfare la maggior parte degli utilizzi. Le prestazioni, però, non sono sorprendenti e si fermano alla sufficenza. Le app si aprono e chiudono senza problemi e anche la quantità di RAM è adeguata. Dobbiamo comunque tenere a mente che il target di Wiko è fatto di clienti poco esperti senza troppe pretese che vogliono un telefono funzionale per inviare messaggi e navigare sul web. Per questo motivo possiamo affermare che Wiko si stia comportando bene e che le prestazioni siano adeguate a uno smartphone di fascia media. 

La pratica conferma la teoria: i numeri sono sufficienti per soddisfare la maggior parte degli utilizzi

Chi gioca di continuo e chi gradisce il multitasking incontrerà qualche problemino. Con Asphalt 8, come con altri giochi, sono incorso purtroppo in alcuni lag. Il Moto G4 Plus, disponibile per 249 euro, su questo punto si comporta meglio. Ma ripeto questo inconveniente potrebbe riguardare solo una piccola fascia di utenti. 

Ecco i punteggi medi ottenuti dal Ufeel Prime nei nostri test di benchmark:

  • Geekbench 4.0 Single-core : 644
  • Geekbench 4.0 Multi-Core : 2009
  • PCMark Work Performance : 3394
  • 3DMark Slingshot OpenGL 3.0 : 571
  • 3DMark Slingshot OpenGL 3.1 : 296
  • Google Octane : 3420
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Il lettore d'impronte digitali coincide con il pulsante Home frontale. © NextPit

Wiko U Feel Prime – Audio

In questo caso l'apparenza inganna perché lo Ufeel Prime non offre speaker stereo ma un singolo altoparlante che che produce un suono non all'altezza. Quando il volume è basso non ci si accorge di nulla ma appena questo viene alzato il suono diventa metallico e quindi molto sgradevole da ascoltare. Con alcune suonerie o riproduzioni audio questo effetto è ancora più irritante. 

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È presente un altoparlante in una delle griglie. © NextPit

Ma c'è una buona notizia: se vengono usati gli auricolari questo problema non si riscontra. Quelli che vengono venduti insieme al telefono sono classici e basici, come accade nella maggior parte degli smartphone di questa gamma. Con delle cuffiette migliori la resa audio è buona. 

Wiko U Feel Prime – Fotocamera

Sul pannello posteriore troviamo una fotocamera principale di 13MP dotata di flash mentre, frontalmente, è stato collocato un obiettivo di 5MP con flash. Come avevo precisato anche nella prima recensione, non sono rimasto affascinato dalle foto scattate con questo device. La messa a fuoco automatica non è rapida, i soggetti ripresi sembrano piuttosto "lisci", senza troppi dettagli. In breve l'apparato fotografico è simile a quello del OnePlus X ma è invece molto lontano dal Moto G4 Plus.

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Il comparto fotografico del Wiko Ufeel Prime non è il massimo. © NextPit

I colori rimangono fedeli alla realtà e i contrasti sono buoni. La fotocamera però soffre quando la luminosità è scarsa. Quando la luce è più intensa anche la saturazione del colore è un po' deludente perché c'è un'eccessiva esposizione. È come se lo Ufeel Prime compensasse troppo rovinando alcuni dettagli delle foto. Quindi sì, per 249 euro non aspettatevi miracoli dalla fotocamera ma Wiko avrebbe potuto fare uno sforzo in più per potenziare questa componente importante per gli utenti. 

L'obiettivo frontale segue più o meno le prestazioni di quella principale. I selfie non sono male. L'app della fotocamera è facile da usare ed è possibile girare video di 1080p ma l'assenza dello stabilizzatore ottico o digitale potrebbe giocarvi brutti scherzi. 

Wiko U Feel Prime – Batteria

Il dispositivo incorpora una batteria di 3000 mAh non removibile capace di garantire un giorno di autonomia a meno che non smanettiate parecchio con file multimediali. Se questo non è il vostro caso e se di solito semplicemente navigate un po' su internet, utilizzate qualche app e scattate delle foto non dovrete preoccuparvi: arriverete a fine giornata con il vostro telefono acceso. Purtroppo non è presente la feature di ricarica rapida quindi occorre avere pazienza quando lo attaccate alla presa: ci vorranno circa due ore per raggiungere il 100%.

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 La ricarica rapida, come quella wireless, è assente. © NextPit

Considerando che monta un display in Full HD le prestazioni non sono male. Il brand aveva affermato che, con un utilizzo moderato, il Wiko Ufeel Prime sarebbe stato in grado di superare due giorni di autonomia ma per arrivare davvero alla fine del secondo giorno quasi non bisogna toccarlo. 

Wiko U Feel Prime – Specifiche tecniche

Giudizio complessivo

Il Wiko Ufeel Prime mi lascia addosso una sensazione mista. Da un lato è uno smartphone di successo, esteticamente piacevole, con un'interfaccia simile ad Android stock e proposto a un un prezzo molto conveniente che consiglierei agli utilizzatori occasionali di Android. 

D'altra parte sembra che i comparti audio e fotografico siano stati totalmente trascurati dal brand. A questo si aggiunge il fatto che si ritrovi a competere con buoni avversari per la stessa fascia di prezzo (Moto G4, Honor 5X, Alcatel Shine Lite, per citarne alcuni). Ora capite la mia esitazione?

Nel corso degli anni Wiko ha fatto progressi enormi ma questi non vengono dimostrati appieno nel Wiko Ufeel Prime. Come primo tentativo non è male ma un progresso significativo deve essere fatto per sperare di competere con gli altri astri del mercato.

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Pierre Vitré

Pierre Vitré
Caporedattore

Pierre nutre una grande passione per le nuove tecnologie mobile fin dai suoi primi tempi trascorsi con il suo StarTac. Utente Android dal 2011, Pierre non può più fare a meno del robottino verde ed è questo uno dei motivi principali che lo ha spinto ad unirsi al team di AndroidPIT per diventare Caporedattore del team editoriale francese. Non abbandona mai il suo smartphone e smartwatch ed è ancora convinto che Google Glass sarà un successone.

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11 Commenti
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  • 5
    Paolo M. 7 dic 2016 Link al commento

    Ce l'ho da un paio di gg e la recensione mi sembra un po severa nel tono. Rispetto al fever, che ho avuto per un anno e che è un buon apparecchio, abbiamo costruzione migliore, audio migliore in capsula e in vivavoce, ricezione migliore in 4g e WI-FI, processore più veloce, più ROM e più RAM, oltre al lettore di impronte. Credo che un titolo "smartphone di sostanza" renda maggiore giustizia che "senza pretese". Se il problema è il prezzo, on line si trova già vicino ai 200 che mi sembra OK per i contenuti del prodotto


  • 42
    Dommy Dsd 6 dic 2016 Link al commento

    Mi chiedo per quale motivo non si scrivano articoli anche su smartphone italiani ad esempio NGM 505 plus SE, ma ne ho detto uno tra tanti. Onore a Pierre che da francese si è occupato della casa francese Wiko, ma perché noi italiani non ci interessiamo un po' alle nostre case produttrici ?

    RosaFrancesco OttettiFrancesco


  • Zagor 85 1
    Zagor 85 18 nov 2016 Link al commento

    Dommy Dsd, ti faccio notare che nessun Iphone ha mai avuto 4 giga di ram. Inoltre non capisco di quale corsa ai pixel parli, visto che i migliori top di gamma hanno optato per fotocamere da 12 , quelle da 13 mpixel ormai le montano tutti Anch' io aspetto la recensione ma, viste le premesse, dubito che questo prodotto mi convincerà.


    • 42
      Dommy Dsd 6 dic 2016 Link al commento

      Ciao, potevi rispondermi cliccando su rispondi sotto al mio commento. Mi sono accorto per caso che ti stavi rivolgendo a me ma essendo del primo livello probabilmente vieni poco su Androidpit, ad ogni modo per il futuro potresti rispondere usando il bottone rispondi se no il destinatario della risposta non si rende conto e non viene avvertito tramite mail della tua risposta. Poi ti invito a leggere bene il mio commento precedente a cui tu fai riferimento, leggendo meglio, non mi avresti chiamato in causa. Io avevo scritto "Una RAM da 4 GB, se non vado errato, fino a poco tempo fa era appannaggio solo degli Iphone o dei loro diretti concorrenti." Hai letto la parte dove scrivo se non vado errato ? E poi hai letto degli Iphone o dei loro diretti concorrenti ?
      Puoi rileggere se hai voglia. Il fatto è che a volte tutti abbiamo più voglia di dire che di capire.
      A proposito, quando parlo di corsa ai pixel, ma lo dico a beneficio degli altri che leggeranno, intendo che le case li aumentano in continuazione, mi pare che l'S6 abbia una fotocamera da 16Mpx ed al momento in cui ho scritto quel commento, alcuni Asus ed alcuni OnePlus che spesso vengono presentati come possibili concorrenti, tra gli altri, di Apple, avevano 4 GB di Ram.

      RosaFrancesco OttettiFrancesco


    • 14
      Francesco 8 gen 2017 Link al commento

      Cmq è vero ci sono e c'erano già da tempo smartphone con 4 ed addirittura 6 GB di Ram, Zagor 85, perché non informarsi bene ?

      RosaFrancesco Ottetti


      • 7
        Francesco Ottetti 15 mag 2017 Link al commento

        Concordo con Dommy e Francesco, anche se dobbiamo ammettere la possibilità che Zagor non volesse esprimere una sentenza ma chiedere un chiarimento, cioè magari non essendo molto competente della cosa avrà detto dei 4 anziché dei 6 GB

        Rosa


  • Sergio Antonucci 2
    Sergio Antonucci 6 nov 2016 Link al commento

    sembra carino peccato che l'assistenza Wiko sia pessima bisogna pregare che non abbia mai problemi! Ti fanno stare senza telefono per mesi! Basta Wiko, scegliete altro...

    Zagor 85


  • 14
    Francesco 9 set 2016 Link al commento

    Leggendo sembra carino ma aspetto la recensione dopo la prova per commentare in modo più approfondito

    RosaFrancesco Ottetti


  • 42
    Dommy Dsd 8 set 2016 Link al commento

    Intanto ringrazio Jessica e tutti i membri della redazione per aver iniziato ad accogliere così rapidamente la mia richiesta. Venendo al dispositivo che se non vado errato è prodotto o comunque progettato in Francia e precisamente a Marsiglia, a mio parere si tratta di uno smartphone assolutamente competitivo. Per poter emettere un giudizio completo occorrerebbe provarlo in maniera specifica ma penso che sulla carta sia abbastanza soddisfacente. Una RAM da 4 GB, se non vado errato, fino a poco tempo fa era appannaggio solo degli Iphone o dei loro diretti concorrenti. Inoltre dopo la corsa ai pixel sulle varie fotocamere, valori come 13 Mpx ed 8 Mpx ci sembrano poca cosa. Ovviamente sarebbe bello entrare in dettaglio anche su altre caratteristiche ad esempio il rapporto focale. Ad onor del vero dobbiamo riconoscere tutti che l'immagine che è stata presa ed immessa nell'articolo è sfocata sia dall'interno dello schermo sia dall'esterno, quindi forse le condizione per lo scatto non sono proprio ottime. Il fatto che ci possano essere smartphone che costano 500 euro in più ed hanno qualcosa in più, è ovvio ma è pur vero che per qualche cosa in più, potrebbe non valer la pena di spendere 500 euro in più. L'unica cosa che non approvo di quello che viene presentato è il fatto di avere una batteria in monoblocco, ma non per polemica, voglio dire che degli smartphone che costano 500 euro in più hanno ugualmente una batteria in monoblocco, diciamo che almeno da questo punto di vista uno smartphone che costa un quarto di stipendio di un operaio nell'Italia Meridionale, non ha nulla da invidiare a quelli che costano 3/4 di stipendio :). Insomma io lo avrei comunque fatto con una batteria removibile. Ovviamente aspetto di leggere la recensione finale che è stata annunciata nell'articolo per esprimere un giudizio più completo ma per adesso apprezzo molto Wiko per aver immesso sul mercato uno smartphone, il Fever, che costa un terzo di quello che costa uno dei grandi flagship ed attualmente è il modello di punta della casa che emette delle radiazioni per un valore SAR inferiore a 0,3 W/KG, una cosa davvero ottima, soprattutto pensare alla riduzione dei rischi per la salute dell'utente. Insomma Wiko è una realtà in via di sviluppo, come le altre di cui avevo chiesto di parlare, attualmente possono essere considerati degli outsider ma non è il nome che fa un prodotto.
    Ringrazio ovviamente la redazione e spero di leggere il prima possibile, Dio volendo, la recensione completa ed altre recensioni su altri smartphone di questi brand outsider

    RosaFrancesco OttettiFrancesco


  • Simone Banaudi 18
    Simone Banaudi 8 set 2016 Link al commento

    Bravi avete ascoltato Dommy!! Grandi... Voi sì che li ascoltate i lettori ;-)

    RosaFrancescoDommy Dsd


    • 14
      Francesco 8 gen 2017 Link al commento

      Hanno ascoltato ma poi si sono fermati

      Rosa

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