Gli smartphone Android più innovatori degli ultimi anni

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© nextpit

Amati smartphone, che ne sarebbe di questo sito web se non esisteste voi che vi affidate al migliore sistema operativo del mondo? Sciorinate a parte gli smartphone hanno cambiato il mondo, il comportamento della gente, le relazioni tra le persone ed i loro stili di vita. E come avviene in qualsiasi processo evolutivo ci sono cose che più di altre attraggono maggiormente la nostra attenzione, diventando così quasi dei punti di riferimento. In questo articolo vi voglio parlare dei 10 modelli che considero essenziali nella storia dei telefoni Android. 

2012 - Samsung Galaxy S3

Il top della gamma Galaxy S

I device Samsung lanciati prima del Galaxy S3 erano buoni, come per esempio il Galaxy S2 e il Galaxy S2 Lite, tanto che quest'ultimo fu, per un po' di tempo, il telefono che scelsi di avere. Tuttavia l'S3 fu quel dispositivo che diede inizio alla battaglia tra titani: Samsung vs Apple. Oserei dire che al tempo nessun altro brand poteva dirsi un competitor dell'iPhone, o per lo meno non era una cosa accettata da tutti. 

Eppure, per darvi un'idea, il Galaxy S3 in un solo mese vendette 30 milioni di unità in tutto il mondo. Il suo predecessore, il Galaxy S2, riuscì a venderne circa 40 milioni in totale. Per la prima volta tra gli utenti si andava insinuando un dubbio: compro l'iPhone 5 o l'S3? Potente, con un look unico ed un software che si differenziava, il Galaxy S3 fu un vero innovatore sotto molti punti di vista. 

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Il Galaxy S3. / © NextPit

Il modello riuscì finanche a pregiudicare le vendite del suo successore, il Galaxy S4, tanto da obbligare Samsung a toglierlo dalla circolazione per un po' cosicché gli utenti spostassero l'attenzione sull'ultima release. Oggi il Galaxy S3 sarebbe un modello di fascia media con a disposizione ROM personalizzate.

2013 - Moto G e Moto X

Motorola cambiò il concetto di fascia media e alta

Cominciamo dall'inizio, vale a dire con il Moto G 2013. Motorola al tempo aveva bisogno di intraprendere un nuovo percorso seppellendo il concetto di RAZR. Moto fece una scommessa su qualcosa che gli altri brand, fino a quel momento, ignoravano: la necessità di uscirsene con un modello caratterizzato da una buona relazione qualità/prezzo. 

Tutto questo fu possibile solo grazie al fatto che il brand si liberò di un software poco fluido, preferendo buone specifiche ed un design che combianava l'ergonomicità alla versatilità. Invece di lanciare vari modelli e diverse versioni del dispositivo, Motorola decise di proporre un modello in diverse colorazioni, fatto mai visto sino a quel momento. Il Moto G ebbe un successo tale che tutt'ora è in assoluto il telefono più venduto da Motorola.

Il Moto G ce lo avevano un po' tutti tanto che alcuni, al tempo, non volevano comprarlo per non "essere come tutti gli altri". Se però si voleva un buono smartphone a poco più di 200 euro quella era la soluzione perfetta. Insomma, nel 2013 la migliore cosa da fare era seguire la massa comprando un Moto G.

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Il primo Moto G. / © NextPit

Dall'altra parte anche il primo Moto X si è inventato qualcosa di unico per cambiare il modo in cui si poteva nteragire con il software. In quel momento i comandi vocali erano poco fattivi e non funzionavamo mai a dovere. Google Now stava intraprendendo i primi passi e così Motorola decise di creare un sistema abbastanza intelligente da poter rendere veramente attraente il proprio prodotto. 

Il Moto X permise a Motorola di essere considerata "un'impresa dell'innovazione", cioè un'zienda che investe, innova e crede nel potere del proprio design. E il brand infatti investì nei sensori che rilevavano i movimenti e il linguaggio dell'utente per interagire con il software e arrivare così ad un'esperienza unica. 

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Il Moto X 2013. / © NextPit

Le specifiche tecniche del Moto X, anche per quel periodo, non erano un granché ma nonostante questo risultava più fluido di molti altri modelli dotati di software strapieni di feature e specifiche di fascia alta. Senza alcun dubbio fu il primo telefono realmente intelligente. 

2013 - Xperia Z

Il primo con un display in Full HD

All'inizio del 2013 circolavano molti rumor sul lancio del futuro Samsung, il Galaxy S4. Tutti volevano conoscere le nuove caratteristiche che lo avrebbero differenziato dall'S3, vero best seller dell'epoca. 

Una delle supposizioni avanzate dalla stampa era che Samsung sarebbe stato il primo brand a vendere un modello dotato di display in Full HD. Non andò proprio così. Un mese prima del lancio dell'S4 Sony si fece avanti con il primo smartphone al mondo a presentare un display in Full HD: l'Xperia Z. 

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Lo stesso design di generazione in generazione, ecco a voi l'Xperia Z3. / © NextPit

Il modello contava su un certificato di resistenza all'acqua, cosa poco comune per l'epoca e permetteva agli utenti di accedere ai contenuti della PlayStation. L'Xperia Z fu il primo modello frabbricato seguendo il design Omnibalance, concetto che Sony ha utilizzato fino all'Xperia Z5

2013 - LG G2

Il primo grande passo di LG

Suppongo che vi siate già resi conto che il 2013 è stato un anno emozionante in quanto a uscite di smartphone. L'LG G2 fu un device innovatore tanto nell'hardware quanto nel software. LG decise di spostare il pulsante di accensione mettendolo nella parte posteriore del dispositivo insieme agli altri pulsanti fisici. 

Se allora era qualcosa di insolito, ad oggi diverse case produttrici collocano i tasti fisici ed i sensori biometrici sulla scocca, nello stesso punto in cui LG li collocò per primo tanto che adesso, quando vediamo un modello con questa caratteristica pensiamo "uhmm, questo è molto in stile LG!".

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Il concetto creato per l'LG G2 ha resistito nel G3 (sinistra) e nel G4 (destra). / © NextPit

Il G2 monta uno schermo LCD impeccabile con risoluzione in FullHD, migliore di quello dell'Xperia Z. Per quanto riguarda il software Knock Code e Knock On cambiarono il modo in cui l'utente poteva personalizzare e interagire con l'interfaccia. L'LG G2 ebbe così tanto successo che il brand sudcoreano continuò a usare le caratteristiche di questo device anche nei modelli più recenti, come nell'LG G5

2012 - Nexus 4

Il più attraente e il più amato dagli sviluppatori

Sì, il Nexus 5 era già disponibile ma non sfoggiava lo stesso appeal del Nexus 4. Quest'ultimo fu il primo dispositivo di Big G che si differenziava per davvero da quanto visto fino a quel momento, come il Galaxy S o il Galaxy Nexus, dispositivi che somigliavano ai modelli Samsung. Il software puro, lo schermo LCD di qualità e il bel look con i quadrati di cristallo riflettenti nella parte posteriore, erano i punti di forza di questo modello. 

nexus 4 old articleIl  Nexus 4 è stato un successo. / © NextPit

Chiunque abbia avuto un Nexus 4 sapeva di avere in tasca qualcosa di speciale, prima di tutto per il rendimento. Oggigiorno potrete usare un Nexus 4 senza alcun problema, basta che non stiate cercando una fotocamera di fascia alta. Il successo del Nexus 4 fu talmente grande che Google scelse LG per fabbricare congiuntamente più modelli Nexus, il Nexus 5 e il Nexus 5X

2015 - Samsung Galaxy S6 Edge

La migliore innovazione quando si parla di display

Il 2015 è stato abbastanza tranquillo sul lato dell'innovazione però arrivò un dispositivo che potremmo definire innovatore: il Galaxy S6 Edge. Per un brand è impossibile innovare senza rischiare. In altre parole significa lanciare un prodotto sul mercato ed offrire agli utenti il supporto necessario.

Come ogni novità che si rispetti, furono mosse molte critiche contro questo device ma la verità è che in tanti vorrebbero la variante Edge (con display curvo su entrambi i lati) proposta dal proprio brand preferito su almeno uno dei dispositivi realizzati.

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Il Galaxy S6 Edge e l'S7 Edge. / © NextPit

Ad oggi il concetto Edge va abbastanza bene in Cina e anche altre case prouttrici, come Xiaomi, integrano questa feature sui propri dispositivi. Questa variante venne riproposta anche sull'S7 Edge ed è interessante il fatto che il modello venne sviluppato per essere attraente e resistente pur essendo sottile e montando uno schermo con bordi curvi, di solito sinonimo di fragilità.

Di fatto il concetto di Edge era già presente sul Note Edge però fu il Galaxy S6 che iniziò a far parlare di questa feature migliorandola notevolmente.

2015 - ASUS ZenFone 2

Il primo con 4GB di RAM

Lo ZenFone 2 ebbe il merito di essere il primo smartphone a introdurre 4GB di RAM e un processore Intel, combinazione senza precedenti nel mondo dei device Android. 

Molti utenti si domandarono se veramente fosse stata necessaria tale quantità di RAM in un dispositivo ma la risposta è semplice: oggigiorno alcuni modelli ospitano 6GB di RAM, come il OnePlus3T e lo ZenFone 3 Deluxe. Insieme alla capienza Asus intergrò un software ricco di feature che potevano essere sfruttate al massimo grazie al supporto dell'importante memoria.

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Lo ZenFone 2. / © NextPit

Asus lanciò inoltre la versione con 128GB di memoria interna e un design particolare. Questa contava su una scheda microSD con 128GB addizionali. Facendo due calcoli l'utente aveva così a disposizione una memoria di 256GB. 

2015/2016 - Moto Z y Moto X Force

Concetto modulare per l'uso quotidiano e display indistruttibile 

Confesso che mi sarebbe piaciuto finire questa lista con il Moto Z però dando un'occhiata all'archivio di Motorola ho pensato che non potevo non inserire il Moto X Force. Quindi inziamo da qualst'ultimo. Questo modello ha ridato speranza agli utenti frustrati dal fatto di non poter usare il proprio device (o di doverne comprare uno nuovo) per colpa dello schermo rotto. 

Gli sforzi impiegati da Motorola nella costruzione di questo nuovo dispositivo furono tanti. Come detto in precedenza, il brand doveva passare sopra ad alcuni aspetti considerati necessari, come la finezza o la leggerezza, per poter dare agli utenti un qualcosa in più. L'evoluzione di questa tecnologia è racchiusa nel Moto Z Force, che possiede alcune delle caratteristiche menzionate poco fa. 

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Il Moto X Force e il suo schermo indistruttibile. / © NextPit

Il Moto Z, dall'altra parte, ha introdotto nel mercato il concetto di modularità nell'uso quotidiano, qualcosa che credevamo fosse lungi dall'essere reale. Naturalemente bisogna migliorare ancora diversi aspetti relazionati con la modularità però i MotoMods sono stati sicuramente una buona pensata del brand. Basta collegarli magneticamente ed il gioco è fatto.

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Il Moto Z e i suoi moduli. / © NextPit

Né il Moto Z né i MotoMods danno una sensazione di fragilità. Guardando ai moduli si capisce lo sforzo fatto per poterli implementare e non direi che il loro unico scopo sia stato quello di vendere qualcosa in più da accoppiare al device. 

Che ne pensate di questa lista? Qual è stato il dispositivo Android più innovatore in assoluto secondo voi? 

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2 Commenti
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  • Alessandro Agostini 33
    Alessandro Agostini 6 feb 2017 Link al commento

    Non tutti i telefoni inseriti nell'articolo hanno avuto necessariamente un grandissimo riscontro di vendite, ma tutti hanno rappresentato un qualcosa di innovativo importante. Come non inserire, allora, un Samsung Galaxy Note? Se solo guardiamo all'aspettativa che si era creata prima dell'uscita del Note7, capiamo quanto questa Linea rappresenti nel mondo smartphone 😉

    Ema99Samuel Turrini


  • Alfio Perego 10
    Alfio Perego 6 feb 2017 Link al commento

    Concordo con tutto, aggiungerei solo una considerazione, il Galaxy S2 è stato il miglior telefono che ho avuto e che tuttora funziona al 100% e quella delle due momerie separate era proprio una bella innovazione ma... come tutte le cose che funzionano venne da Samsung abbandonata un vero peccato.

    Ema99