Quanto costa produrre uno smartphone?

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Tutti sanno che gli smartphone di fascia alta sono quasi sempre costosi. Trecento o seicento euro, sono sempre soldi importanti da spendere per un prodotto di uso quotidiano. Addirittura c’è qualcuno che è arrivato a produrre telefoni a prezzi di quattro cifre! Anche i dispositivi così detti economici, hanno il loro prezzo significativo. Ma quanto costa in realtà produrre uno smartphone?

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Tanti soldi per i produttori di smartphone! / © ANDROIDPIT

Quanto costano i componenti di uno smartphone?

Grazie all’IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers, un'associazione internazionale di scienziati, non di tecnici qualunque!) è possibile disporre di un grafico, grazie al quale si può vedere il costo reale di ogni componente. In questo caso, il confronto è tra l'iPhone e la gamma Samsung Galaxy S. Lascio l'immagine qui sotto, ma se volete maggiori informazioni, visitate il loro sito web.

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Il confronto tra iPhone e gamma Galaxy / © IEEE

Se osserviamo attentamente i dati, l'iPhone 6 è il terminale più costoso prodotto da Apple, con 228 dollari; nel caso di Samsung, l’S5 è il più costoso, con 215 dollari. Grazie a questo grafico, vediamo che ci sono tre componenti chiave nella produzione: le parti elettroniche e metalliche, il touch screen ed il processore.

Anche la telecamera  ha una percentuale significativa. Tuttavia, è sorprendente come la batteria non sia una delle più grandi spese, dovrebbe invece essere un elemento di vitale importanza, vista la durata non così eccezionale di tutti gli smartphone moderni, rispetto al passato!

Quanto guadagnano i produttori?

Secondo la tabella di sopra, un iPhone 6 costa circa 230 dollari di produzione, vale a dire intorno a 190-200 euro. Nuovo costa 699 euro, il che significa che il margine di guadagno è del 250%.

Se parliamo del Galaxy S5, il costo di produzione è di 215 dollari, circa 190 euro. Lo si può trovare per circa 450 euro, o giù di lì. Ciò si traduce in un margine di guadagno pari al 150%, non tanto come Apple, ma di certo è sempre un guadagno non da poco.

Fino a che punto un tale margine è etico? Chiaramente, una società che crea e vende un prodotto vuole fare i soldi, ma è davvero necessario vendere un prodotto a tale prezzo? La risposta è chiaramente affermativa, ed il motivo è che la gente lo compra. Il giorno in cui si smetterà di comprare, il prezzo scenderà, è la legge economica della domanda e dell'offerta del mercato.

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Un processore...è davvero così caro? / © ANDROIDPIT

Conclusioni

Naturalmente non si fa nulla gratis, ed il guadagno fa parte del mercato e di chi produce. Questo profitto può essere giusto se si investe nella ricerca, nel migliorare il prodotto, nell’offrire un servizio clienti all’avanguardia e non sfruttando la crisi economica pagando male i dipendenti che gestiscono un elemento vitale nell’azienda.

La ricerca ed il servizio clienti sono aspetti significativi, i ricercatori necessitano di soldi per garantire un buon prodotto; i cosiddetti Costumer Service hanno bisogno, per funzionare bene e per garantire un ottimo servizio, di personale qualificato, con un buon training alle spalle e non possono essere pagati una miseria.

Questa è la versione ottimistica dei fatti, spesso però troppo ottimismo offusca la ragione. Esiste anche un punto di vista altamente critico: ma se, invece, i produttori stessero semplicemente cavalcando alla grande il momento favorevole del mercato?

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Un giro di soldi da cui nessuno è escluso! / © ANDROIDPIT

Il servizio clienti in generale, viene delocalizzato in Paesi in cui è possibile risparmiare notevolmente sugli stipendi (Grecia, Malta, Portogallo, Europa dell’est…); la ricerca non produce niente di nuovo; viene sfruttata la bassa manovalanza cinese per la produzione materiale del prodotto. La maggior parte dei soldi quindi entra nelle tasche dei piani alti delle aziende e viene impiegata per il marketing e con lo scopo di incrementare i guadagni.

Questo per quanto riguarda i brand famosi dei colossi multinazionali. Volendo essere ancora più catastrofici, gli smartphone cinesi più economici non sono la salvezza, perché i dispositivi dai prezzi di 300/ 400, per esempio, sono il frutto di una produzione reale di 50/100 euro. Chi offre, invece, un sistema operativo Android puro ed illude i consumatori con un prezzo favorevole, in realtà guadagna molto perché risparmia sulla progettazione e sulla ricerca di una versione Android originale e fatta su misura per il consumatore.

Oppure la realtà sta nel mezzo e si può credere ancora in un mercato in cui convivono i produttori seri con i furbetti del quartierino? Quindi l’uomo è in grado di gestire il libero arbitrio come meglio crede?

Ottimismo o catastrofismo? Oppure bisogna analizzare i Pro ed i Contro di ogni prodotto sul mercato in modo analitico? Cosa ne pensate al riguardo?

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2 Commenti
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    Claudio Mussolin 19 feb 2015 Link al commento

    "malino", non "marino" ;)


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    Claudio Mussolin 19 feb 2015 Link al commento

    premesso che sì, è vero che gli sconti sono maggiori sul galaxy, occorre considerare che il prezzo di listino al momento del lancio era 699 per l's5 e 729 per l'iphone (quindi margini analoghi), mentre ora è 549,90 per il galaxy... 190% di guadagno. apple ha comunque costi per la produzione del software che samsung non ha.

    detto ciò, NON ho un iPhone, ma un S3 Neo... proprio per gli sconti! (e se ci avessi aggiunto qualche altro soldino, avrei preso un lg g3, non di certo un s5, di cui tutti parlano marino...)