Google Pixel XL recensione: quando l'esperienza d'uso non giustifica il prezzo

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© nextpit by Irina Efremova

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Google ha rinnovato i suoi smartphone. Dopo i Nexus ecco che arrivano i Pixel, il modo in cui il gigante della ricerca ha trasformato una serie dedicata allo sviluppo del sistema operativo Android in un motore di ricerca ottimizzato. Ho avuto la possibilità di testare il Pixel XL ed oggi vi propongono la recensione completa del nuovo smartphone Made by Google.

Google Pixel XL

Pro

  • Qualità del display
  • Prestazioni
  • Fotocamera
  • Centro di supporto integrato
  • Assenza di bloatware

Contro

  • Google Assistant
  • Auricolari non inclusi
  • Non è impermeabile
  • Non disponibile in Italia
  • Manca la ricarica wireless
Google Pixel XL
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Google Pixel XL: Tutte le offerte

Google Pixel XL – Uscita e prezzo

Il Google Pixel XL è stato presentato il 4 ottobre durante un evento dedicato ed è al momento disponibile sul Play Store di alcuni Paesi tra cui, purtroppo, non è incluso quello italiano. Il prezzo del Pixel XL è simile a quella del Nexus 6P al momento della sua uscita: 749 dollari (899 euro) per il modello da 32GB di memoria interna e 869 dollari (1009 euro) per quello da 128GB.

Il Pixel XL non è disponibile nella variante con 64GB di storage. Non sappiamo al momento quando lo smartphone arriverà in Italia ma, qualora foste interessati ad acquistarlo, ecco per voi un articolo dedicato:

Paese Google Pixel XL
(32 GB)
Google Pixel XL
(128 GB)
Stati Uniti 749 dollari 869 dollari
Germania 899 euro 1009 euro
Regno Unito 719 sterline 819 sterline
Australia 1269 dollari australiani 1419 dollari australiani
Canada 1049 dollari canadesi 1179 dollari canadesi

Inclusi nella confezione d'acquisto troverete un piccolo manuale d'istruzioni, un volantino pubblicitario su Google Play Musica (tre mesi sono gratuiti) e Google Assistant, un ringraziamento per aver deciso di acquistare il dispositivo, la garanzia, il pin per aprire l'alloggio della SIM, un adattatore per caricare la batteria, un adattatore USB/Tipo-C, un cavo USB Tipo-C/USB Tipo-C ed un cavo USB 3.0/USB Tipo-C. Le cuffie non sono incluse nel kit.

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Gli auricolari non sono inclusi nella confezione d'acquisto. / © NextPit

Google Pixel XL – Design e assemblaggio

Nonostante il Pixel XL sia stato realizzato da Google in collaborazione con HTC, non è visibile alcun segno che rimandi al brand taiwanese. Per quanto riguarda il design, sono poi pochi i rimandi ai dispositivi di punta firmati HTC. L'unica somiglianza è la scelta dell'alluminio come materiale di fabbricazione, presente anche sull'HTC 10.

Il Pixel XL non supporta la certificazione di resistenza all'acqua ma è resistente solamente agli schizzi (IP53), un particolare che lo posiziona dietro a Galaxy S7 Edge e iPhone 7 Plus, per esempio. Con un display di 5,5 pollici il nuovo smartphone di Google offre delle dimensioni importanti: questa è la sensazione che si ha quando lo si prende in mano. Generalmente riesco a gestire bene i dispositivi che montano un display di queste dimensioni o perfino più grandi. Tuttavia l'ottimizzazione delle componenti del Pixel XL non è il punto forte dello smartphone di Google che, come l'iPhone 6s, non sfrutta al meglio i bordi.

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Uno smartphone unico nel design. / © NextPit

Apple, d'altra parte, integra il sensore biometrico sul pannello frontale semplificando il processo di sblocco del dispositivo. Sul Pixel XL il tutto si complica quando si utilizza il dispositivo con una sola mano dal momento che il lettore d'impronte digitali è posizionato sulla scocca.

Questa scelta rende poi problematico lo sblocco del dispositivo quando lo si posa sul tavolo o su un'altra superficie. Se siete davanti alla scrivania e desiderate dare uno sguardo alle notifiche o alle email, dovrete capovolgere il dispositivo lateralmente oppure inserire il PIN di sblocco. Sul Galaxy S7 Edge, ad esempio, è sufficiente premere sul sensore biometrico per accedere ai contenuti più rapidamente.

Il Pixel XL non offre la certificazione di resistenza all'acqua
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Google ha deciso di mantenere il minijack! / © NextPit

Detto questo, il Pixel XL sfoggia un unibody metallico realizzato in alluminio e vetro il che significa che non è possibile accedere alla batteria o ad altre componenti senza invalidare la garanzia. I bordi sono leggermente curvi e includono tasto di accensione e regolatore di volume a destra, minijack per le cuffie in alto, alloggio per scheda SIM a sinistra, speaker, USB di Tipo C e microfono in basso.

A catturare la mia attenzione, sia sul Pixel XL che sul Pixel, è il pannello di vetro sulla scocca. Si tratta di una caratteristica presente anche sul Nexus 6P. Quando lo smartphone di Google non era ancora realtà, si vociferava circa il supporto alla ricarica senza fil. Purtroppo però questa sezione in vetro non nascande un simile sensore ma, proprio cone sul Nexus 6P, offre antenna e NFC.

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La sezione in vetro ospita antenna e NFC. / © NextPit

Il pannello posteriore dello smartphone è ricoperto da Gorilla Glass 4 che lo protegge da graffi ed urti. In questa sezione, oltre al rapido lettore d'impronte digitali troviamo il sensore della fotocamera che non sporge minimamente dal corpo del dispositivo, doppio flash LED, due sensori dedicati alla messa a fuoco (rilevamento di fase e laser) ed il microfono della fotocamera.

La sezione in vetro nasconde antenna e NFC

Anche frontalmente troviamo il sensore dedicato alla fotocamera frontale, lo speaker ed il sensore di prossimità appena sotto. Il dispositivo utilizzato durante il mio test è la variante nera che non permette di distinguere questo sensore particolarmente visibile nella variante bianca.

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I tasti fisici sono collocati lungo il lato destro del Pixel XL. / © NextPit

Google Pixel XL – Display

Uno dei caratteri distintivi tra Pixel e Pixel XL è la dimensione dello schermo e la sua risoluzione. Ho utilizzato entrambi i modelli e questo dettaglio dovrebbe essere preso in considerazione se si è indecisi su uno dei due smartphone. Il Pixel XL monta un display di 5,5 pollici con tecnologia AMOLED e risoluzione in WQHD (2560x1440 pixel) con una risultante densità di 534 ppi.

Android 7.1 Nougat introduce la modalità notte

Il pannello AMOLED è fornito da Samsung ed offre contrasti forti ed un'eccezionale riproduzione dei colori. L'unica differenza tra lo schermo del Pixel XL e quello dell'S7 Edge è la luminosità, più intensa nello smartphone sudcoreano.

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Il display del Pixel XL offre un'ottima esperienza multimediale! / © NextPit

Il rapporto dello schermo è di 16:9 e la tecnologia utilizzata per proteggere il display è Gorilla Glass 4. Il rivestimento oleorepellente non mostra le impronte digitali. Nonostante tutto vi consiglio di utilizzare una pellicola protettiva, soprattutto dopo che il mio collega ha riportato dei graffi sullo schermo del Pixel dopo averlo tenuto in tasca.

Ho utilizzato applicazioni come YouTube, Netflix, Twitter ed altri due giochi (Brothers e Assassin's Cread Pirates) e lo schermo del Pixel XL non mi ha deluso: è davvero buono per la riproduzione di file multimediali. Se siete appassionati di realtà virtuale e state pensando di acquistare il Google Daydream VR, vi farà piacere sapere che tra il Pixel e il Pixel XL, lo smartphone con la più elevata risoluzione offre una migliore esperienza.

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Modalità notte

Android 7.1 Nougat introduce la modalità notte che modifica il tono dei colori del display adattandosi alle condizioni di luminosità quando queste non sono ottimali. In questo modo il display del Pixel XL dispone di una gamma di colori più caldi che tendono al rosso.

Altri produttori come Samsung e Apple hanno già introdotto questa feature sui propri flagship, una caratteristica che rende la lettura di un libro in penombra decisamente più confrotevole. È possibile impostare l'attivazione automatica di questa funzione in modo che, quando la luce del giorno si affievolirà, il display assumerà in automatico delle tonalità sul rosso.

Google Pixel XL – Funzioni speciali

Google offre un sistema di assistenza nativo rivolto agli utenti ed accessibile direttamente dalle impostazioni del dispositivo. Poiché nessun altro dispositivo gira al momento la versione 7.1 di Nougat, è difficile sapere se si tratti di una feature unica della serie Pixel o se verrà estesa a tutti gli utenti della piattaforma Android.

Selezionando la voce dedicata al supporto potrete chiedere assistenza via telefono o via chat. Il servizio è molto simile a Care Moto, giusto per farvi un'idea. È possibile inoltre dare uno sguardo alle domande frequenti ed esplorare trucchi e suggerimenti.

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Il servizio di assistenza è accessibile dalle impostazioni. / © NextPit

Ciò che rende questa feature funzionale ed intelligente è il fatto che l'operatore di Google, con il vostro permesso ovviamente, sia in grado di accedere al dispositivo da remoto per risolvere gli eventuali problemi riscontrati. Si tratta di una risorsa molto comune nell'ambito dell'asistenza tecnica dei pc.

Negli Stati Uniti il servizio di assistenza è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7. In Germania però è possibile sfruttare il servizio dalle 9:00 del mattino alle 21:00 dal lunedì al venerdì e dalle 10:00 alle 18:00 durante il weekend.

Google Pixel XL – Software

A girare sul Pixel XL è Android 7.1 Nougat. Questo ed il Pixel sono i primi smartphone ad offrire nativamente Google Assistant, annunciato durante la Google I/O del 2016. Si tratta tuttavia di una feature attualmente disponibile solo in inglese e tedesco.

Durante l'evento di lancio del Pixel XL ho avuto l'impressione che questo smartphone avrebbe offerto un'esperienza utente differente rispetto alla linea Nexus. Ma non è così. Pixel Launcher ridisegna le icone delle app di Google e le scorciatoie ad alcune funzioni specifiche - non necessariamente applicazioni di terze parti - modifica il modo di accedere al cassetto delle app ed offre una barra di ricerca non fissa.

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Icone circolari e barra di ricerca non fissa introdotte dal Pixel Launcher! / © NextPit

Chi possiede un dispositivo della linea Nexus potrà facilmente affermare che si tratta dello stesso launcher installato sul Nexus 5X, il Google Now Launcher. È Google Assistant al momento ciò che differenzia realmente il Pixel XL dagli altri dispositivi.

Uno dei maggiori vantaggi dato dallo smartphone di Google è la presenza ridotta dei bloatware. Considerate che neppure Google Duo, Allo o Google Foto sono preinstallati. Con circa 20 app firmate Google e 4GB di RAM a disposizione, l'esperienza utente è tra le più fluide sul mercato degli smartphone Android.

Un software con un numero ridotto di bloatware
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Un'esperienza fluida data dal numero ridotto di bloatware. / © NextPit

Ho l'impressione si tratti di un dispositivo pensato per l'interattività: scorciatoie dalle icone, rapido accesso alle impostazioni, un tap per avviare le richerche rapide, caricamento illimitato di immagini e video. Tutto in un unico smartphone.

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Basta un tap per chiudere in un attimo tutte le schede aperte. / © NextPit

Ho deciso di impostare lo sfondo che mostra il satellite Terra dove il giorno della data cambia in tempo reale. Si tratta di un piccolo dettaglio che fa la differenza e che mostra quanto possa essere smart questo dispositivo. Un'altra feature che attendevo da anni è la gestione degli aggiornamenti in background. Introdotti con Android 7.1 Nougat, utilizzano una seconda partizione del sistema per memorizzare il file dedicato all'update che installa automaticamente le modiche sul dispositivo senza richiedere nessuna azione. Non occorre più attendere l'installazione di ogni singolo aggiornamento prima di poter riutilizzare lo smartphone. Essendo una feature strettamente legata alla capacità di memoria del dispositivo, non tutti i produttori saranno probabilmente in grado di offrirla.

Google Assistant

Google Assistant combina insieme Google Now e Google On Tap. Per attivarlo basta affidarsi al tasto Home o al comando vocale "Ok, Google". A questo punto con un comando vocale l'assistente di Google vi aiuterà a cercare informazioni, aprire applicazioni, riprodurre i vostri brani musicali preferiti, aumentare o diminuire il volume, etc. È perfino in grado di raccontarvi una barzelletta (non aspettatevi nulla di esilarante!).

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Basta un comando vocale per riprodurre un brano su Spotify.  / © NextPit
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Il riconoscimento vocale migliora utilizzando il servizio. / © NextPit

Al momento il servizio non è ben ottimizzato: prenotare un tavolo al ristorante o comprare un biglietto aereo risulta complicato. Sotto questo aspetto, i chatbot di terze parti disponibili su Facebook Messenger funzionano molto meglio.

Google Pixel XL – Prestazioni

Il Pixel XL ospita sotto la scocca un processore Snapdragon 821 che gira fino a 2,15GHz di clock. Ad affiancarlo 4GB di RAM LPDDR4 e GPU Adreno 530 con supporto alle API Vulkan. Nei nostri test benchmark lo smartphone di Google ha superato la media in tutti i campi, batteria esclusa.

Le componenti hardware combinate ad una versione Android pura, rendono il dispositivo veloce quanto un treno. Durante il mio test non ho riscontrato alcun problema con le app in esecuzione, fatta eccezione di un problema con il software della fotocamera. Il Google Pixel XL è uno smartphone che, per quanto riguarda le prestazioni del processore, si avvicina all'iPhone 7 Plus.

Il Pixel XL ospita un processore Snapdragon 821
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Benchmark Basemark (a sinistra) e Geekbench 4 (a destra) / © NextPit
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Benchmark Vellamo. / © NextPit

Per i più curiosi, il nuovo Xiaomi Mi 5s monta lo stesso processore che, affiancato da 6GB di RAM, è riuscito a raggiungere un punteggio più elevato sui benchmark di AnTuTu. Il dispositivo cinese ha raggiunto 164,199 punti mentre il Google Pixel XL da me testato ne ha ottenuti 139,989.

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Benchmark AnTuTu! / © NextPit

Il Pixel XL è disponibile in due varinati: una con 32GB di memoria interna, l'altra con 128GB. Non è possibile espandere la memoria via scheda microSD. Google permette di salvare foto e video online senza limiti attraverso Google Foto. Gli ingegneri di Google hanno deciso di mantenere il port USB di Tipo C adottato nell'ultimo Nexus. In questo modo caricare la batteria e trasferire i dati risulterà più veloce.

Google Pixel XL – Audio

Uno dei punti deboli del Google Pixel XL è lo speaker principale non tanto per la qualità audio, quanto per il suo posizionamento. Come specificato sopra, ho installato due titoli sullo smartphone e ci ho giocato per qualche ora durante il fine settimana. Per poter seguire i dialoghi, è stato necessario accoppiare lo smartphone ad uno speaker via Bluetooth.

Il suono emesso dall'altoparlante mono è adatto alla riproduzione delle serie su Netflix in casa, prima di dormire. Se però si vuol dare sfogo alla propria musica all'aperto, che sia in spiaggia o al parco, è necessario affidarsi ad uno speaker esterno.

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Durante le sessioni di gioco è facile coprire l'altoparlante del Pixel XL. / © NextPit

L'audio in uscita è buono, non ho avuto problemi a capire il mio interlocutore senza dover premere il telefono vicino all'orecchio. Il microfono assicura un buon risultato nelle chiamate vocali.

Come riportato sopra, non troverete inclusi nella confezione d'acquisto gli auricolari. Un dettaglio importante visto il prezzo dello smartphone. La qualità audio sarà quindi legata alla qualità delle vostre cuffie. Vale tuttavia la pena ricordare che Android non offre un equalizzatore nativo come invece fanno Sony e Samsung.

Google Pixel XL – Fotocamera

Durante il lancio del nuovo Pixel XL, i dirigenti di Google hanno esordito con una frase alla Tim Cook: "Questa è la migliore fotocamera mai costruita prima per uno smartphone". I dati a sostegno di questa affermazione arrivano da DxOMark, una piattaforma di riferimento per la recensione delle fotocamere degli smartphone.

Con 89 punti, la fotocamera incorporata sul Pixel XL ottiene il primo posto in classifica, seguita da HTC 10, Galaxy S7 Edge, Xperia X Performance (con 88 punti), Moto Z Force, Galaxy S6 Edge Plus e Xperia Z5 (con 87 punti).

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L'obiettivo della fotocamera principale è collocata nell'angolo in alto. / © NextPit

La fotocamera principale del Pixel XL offre 12.3MP, proprio come il Nexus 6P. Si tratta tuttavia di pixel di 1,55 micron e di un'apertura di f/2.0. L'autofocus integra il rilevamento di fase (PDAF) e quello laser (LDAF). I due fori collocati vicino alla fotocamera rappresentano il sensore laser, lo stesso presente anche sul Nexus 5X.

La messa a fuoco automatica è veramente veloce sia nella cattura delle foto che nella registrazione dei video. A richiamare l'attenzione la presenza di uno stabilizzatore d'immagine digitale e non ottico. Ho provato ad attivarlo e la differenza è evidente:

  • Video con stabilizzatore attivo
  • Video con stabilizzatore disattivato

Devo però riconoscere che lo stabilizzatore ottico del Galaxy S7 Edge fornisce un risultato migliore.

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Un'interfaccia pulita e semplice da usare quella della fotocamera del Pixel XL. / © NextPit

Tra le modalità integrate nella fotocamera abbiamo Effetto Focus che consente di selezionare l'oggetto che si desidera avere in primo piano, quella Rallentatore, in grado di registrare video a 240 fps (8x) e 120 fps (4x) con risoluzione in Full HD. Il Pixel XL permette inoltre di registrare video in 4K.

La fotocamera anteriore propone un sensore di 8MP con pixel di 1,4 micron e apertura di f/2.4. La fotocamera frontale consente di girare video in Full HD (30 fps). La lente montata sul pannello frontale consente di scattare selfie di gruppo ma tende ad elaborare le immagini. Questo non costituisce un problema per chi desidera scattare una foto per poi condividerla sui social media o per girare un video streaming in tempo reale. Per chi però desidera mettere mano all'anteprima, le immagini scattate sia con la fotocamera frontale che con quella posteriore, perdono nei dettagli.

Fatevi un'idea voi stessi delle capacità del comparto fotografico del Pixel XL:

  • Galleria fotografia del Google Pixel XL

Google Pixel XL – Batteria

Il Pixel XL integra una batteria di 3450 mAh, a differenza del Pixel che ne offre una di 2770 mAh. Entrambi i modelli sfruttano la tecnologia di ricarica rapida di Qualcomm.

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Benchmark PCMark. / © NextPit

L'unibody metallico non consente di rimuovere la batteria il che rende necessario portarsi dietro una batteria esterna se si desidera incrementare l'autonomia. Il Pixel XL nell'utilizzo quotidiano (internet, email, video, social network, musica, scattare foto) garantisce un'autonomia nella media. Nei test benchmark PCMark, lo smartphone di Google ha raggiunto un punteggio di 8 ore e 12 minuti, posizionandosi sotto l'Xperia XZ che ha superato le 9 ore.

Giocando ad Assasin's Creed per un'ora e mezza, la batteria si consuma più velocemente: 540 mAh vengono utilizzati solo dal gioco. Se li si somma al consumo energetico del display (759 mAh in meno di tre ore), il Pixel XL potrebbe trovarsi a corto di energia in meno di quattro ore.

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Sotto stress, il Pixel XL garantisce un'autonomia inferiore alle 4 ore. / © NextPit

Un aspetto critico è che il dispositivo si riscalda quando si riproducono dei giochi. Si tratta però di un aspetto a cui tutti gli smartphone vanno incontro quando impegnati con task pesanti. Il surriscaldamento è in parte responsabile dell'elevato consumo energetico in un lasso ristretto di tempo.

Android 7.1 Nougat offre una modalità di risparmio energetico nativa che può essere attivata automaticamente o manualmente dalle impostazioni dedicate alla batteria. Una volta attivata, permetterà di avere a disposizione una maggiore autonomia limitando l'utilizzo dei dati. Produttori come Sony e Samsung sono decisamente più efficienti sotto questo aspetto. Una dei vantaggi del Pixel XL è la tecnologia di carica veloce che consente di caricare il dispositivo dallo 0 al 100% in 1 ora e 30 minuti.

Google Pixel XL – Specifiche tecniche

Giudizio complessivo

Alla fin dei conti, la linea Pixel non è poi così diversa da quella Nexus ma mostra chiaramente la presenza di Google come brand produttore. Il Pixel XL monta uno schermo di qualità, offre tra le migliori prestazioni attualmente disponibili sul mercato degli smartphone, ed integra una fotocamera che, per i consumatori, è un po' come il cacio sui maccheroni (perfetta!).

Sul mercato sono tuttavia presenti dei dispositivi che offrono qualcosa in più come la resistenza all'acqua e la ricarica wireless. Tra i concorrenti del Pixel XL troviamo il Moto Z, il Galaxy S7 Edge ed il Sony Xperia XZ che, a differenza dei nuovi smartphone di Google, sono disponibili sul mercato.

Se siete fan della linea Nexus e non volete rinunciare all'esperienza software offerta da Google (nonostante Google Assistant non sia ancora un prodotto finito), vi sono due fattori con i quali dovrete fare i conti: il prezzo del dispositivo, e la necessità di importarlo da uno dei mercati nei quali è disponibile.

Se siete alla ricerca di uno smartphone con una buona fotocamera e capace di regalare delle buone prestazioni, troverete sul mercato delle altre opzioni con etichette più economiche.

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Camila Rinaldi

Camila Rinaldi
Redattore Senior

Oltre 10 anni di esperienza nel collaudo di smartphone e altri gadget. Anche se di recente mi sono tuffato a capofitto nell'ecosistema Apple, Android è ancora una delle mie passioni. Sono stato caporedattore di AndroidPIT e Canaltech in Brasile, ora scrivo per il mercato statunitense. Sono (ancora) su Twitter (@apequenarinaldi)!

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3 Commenti
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  • amicocatopleba 26
    amicocatopleba 6 ott 2016 Link al commento

    Non credo di essere psicologicamente pronto a spendere 900 o 1000 euro per uno smartphone. Bisognerà poi vedere se il prezzo dopo qualche mese calerà sensibilmente come succede attualmente per tutti i marchi, o se resterà più o meno a questi livelli.


  • mikronimo 19
    mikronimo 5 ott 2016 Link al commento

    Non posso che quotare Alessandro Agostini: di speciale non ha che il prezzo, ridicolmente alto e non essendo uno dei soliti due noti (che per misteri dell'intelletto umano, "meritano" simili cifre), rischia di fare un grosso buco nell'acqua; per frazioni di quelle cifre si compra anche meglio, ma di sicuro si compra ciò che basta a far funzionare tutto bene...


  • Alessandro Agostini 33
    Alessandro Agostini 5 ott 2016 Link al commento

    Non posso fare altro che ribadire quanto già scritto ieri😉
    Ma...questi nuovi Pixel sono certo degli ottimi telefoni, ma non mi sembra che le caratteristiche siano sempre le migliori in assoluto del settore (tanto per dire: se non è resistente all'H2O, allora era meglio una batteria estraibile). Eppoi, contro questi prezzi, continuerò a preferire Huawei, ed ancora di più Honor, One Plus, LeTv, Xiaomi...e tanti altri.
    In fondo, ma mica tanto, per un buon device con buona RAM, un'adeguata CPU, una buona memoria, una buona fotocamera, una buona batteria (magari estraibile), una carica rapida....possiamo spendere mooolto meno. E chi si contenta gode!
    E, almeno per ora, questi telefoni, non godranno dell'effetto di trascinamento "wow" per le vendite, perché non li conosce nessuno e, se qualcuno ti chiedesse cos'è e quanto l'hai pagato, ti direbbe "non era meglio un Apple o un Samsung?", altro che " Wow"!……
    Tutto ciò in attesa dell'eventuale uscita di Andromeda e della sua collocazione che potrebbe rivoluzionare il Mercato.

    Utente disattivatomikronimo

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