Chi farà scomparire gli smartphone? Beh, il 5G naturalmente!

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Era il 2007 quando Steve Jobs fece scoppiare la bomba e lanciò una vera e propria rivoluzione con il primo iPhone di Apple, spianando la strada all’attuale mercato degli smartphone. Tuttavia, sono sempre dell’idea che questi dispositivi abbiano già dato tutto ciò che potevano e la loro fine si sta lentamente avvicinando.

È difficile immaginare un'era post-smartphone, soprattutto se si dà un'occhiata al traffico pedonale in qualsiasi parte del mondo: teste basse che fissano gli schermi e dita sempre occupate a scrivere o scrollare. Nella maggior parte dei mercati sviluppati, i tassi di penetrazione degli smartphone hanno raggiunto il 100%, il che significa che in trend ha colpito anche tutti gli anziani.

Cloud e 5G ci libereranno dall'hardware

Tuttavia, niente dura per sempre, è una legge della natura. Ma allora cosa arriverà dopo gli smartphone? Il mese scorso, durante un discorso all'Economic Club di Washington, Randall Stephenson, CEO di AT&T, tra i vari argomenti previsti nell’intervista, ha apertamente parlato della sua visione di un mondo senza smartphone. Il capo del vettore di  telefonia mobile ha infatti sottolineato che in un ambiente in cui il 5G si troverà in uno stadio avanzato, la potenza di calcolo e lo spazio di archiviazione non necessiteranno più di un supporto fisico e potranno essere facilmente spostati dai dispositivi personali al cloud.

Con questa architettura, i dispositivi non avranno più bisogno di processori più potenti o efficienti, ma si evolveranno semplicemente al nuovo ambiente. Alla fine del suo discorso, il CEO ha anche aggiunto di aver immaginato un mondo senza schermi, un aspetto che renderebbe tutti i dispositivi meno invadenti, indicando i suoi occhiali come possibile sostituto di uno smartphone. Pur avendo fatto questa affermazione di sfuggita o solo come esempio, ciò dimostra che uno dei maggiori operatori di telefonia mobile al mondo sta già investigando sulla questione. Come biasimarli, dopotutto è nel loro pieno interesse.

Abbiamo già avuto modo di vedere come Google sia riuscita in tale impresa nell’ambito dei videogiochi con Stadia. Il gigante di Mountain View ha utilizzato il suo know-how e la sua onnipresenza grazie ai suoi datacenter sparsi in tutto mondo per permettere agli utenti di giocare a titoli AAA senza la necessità di possedere un hardware potente. Con Stadia sarà infatti inutile acquistare una nuova console, poiché gli utenti potranno giocare su qualsiasi dispositivo sfruttando un sistema di gaming streaming ben congegnato. Dunque, chi dice che non sia possibile fare la stessa cosa nel settore degli smartphone?

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Tutti gli smartphone, compresi quelli di fascia più alta, avranno una fine. / © NextPit

I dispositivi indossabili avranno più senso

Non è la prima volta che vengono fatte previsioni sul futuro dei dispositivi indossabili o su una fantomatica nuova generazione di dispositivi in grado di interrompere lo status quo degli smartphone. Non sarà di certo un nuovo telefono rivoluzionario a sostituirli, ma bensì qualcosa del tutto nuovo che manderà in pensione l'hardware e riuscirà a cambiare il comportamento degli utenti. Ora più che mai possiamo dire che i pezzi del puzzle si stanno finalmente unendo per alcuni grandi cambiamenti.

Abbiamo già parlato del potenziale dirompente delle reti 5G e del modo in cui parallelamente si sta cercando di spostare il cloud dalle aziende agli utenti. L'elevata velocità e la bassa latenza che il 5G offrirà nei prossimi anni è destinato a diventare lo stimolo per eccellenza per questo genere di tecnologia. Una volta stabilita una connessione 5G stabile, tale connettività sarà veramente onnipresente.

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Il 5G è la tecnologia che renderà possibile sfruttare il cloud per rimuovere l'hardware dalla priorità degli utenti. / © NextPit

Un calo delle vendite che fa pensare

A favore di questa teoria vi è anche da considerare il calo delle vendite del settore smartphone che nel 2018 ha subito un ribasso del 3% rispetto all'anno precedente. Sembrerebbe solo l'inizio di un vero e proprio declino, in quanto è previsto che anche il 2019 farà subire ai produttori un altro duro colpo. Uno dei motivi è il costante cambiamento delle abitudini dei consumatori che decidono sempre di più di non voler cambiare annualmente il proprio smartphone con uno nuovo.

Questo comportamento è tipico dei cittadini europei (circa il 35% di essi), ma anche la Cina non sembrerebbe esente dal problema, dove le spedizioni di smartphone sono calate del 13% nel 2018 ed è previsto un ulteriore calo del 9% nel 2019. Il prezzo, da sempre un fattore determinante, oggi lo è più che mai, soprattutto perché i produttori hanno alzato così tanto l'asticella vendendo i loro smartphone di punta sopra i 1000 euro. Di questi tempo non bisogna dunque sorprendersi quando i consumatori decidono di fare un passo indietro all'idea di acquistare il nuovo modello.

Questo è uno dei tanti motivi per cui diversi produttori hanno già iniziato a vendere prematuramente i loro dispositivi compatibili con il 5G. L'introduzione di una nuova rete di connettività mobile ha sempre dato respiro e una certa spinta al mercato degli smartphone e sembrerebbe che anche il 5G possa fare lo stesso, per ora.

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Xiaomi Mi MIX 3 5G sarà disponibile a partire da maggio a partire da 599 euro. / © NextPit

Gli smartphone pieghevoli non sono la risposta

Uno degli elementi che non risolleverà il mercato degli smartphone (o almeno non subito) sono i tanto attesi smartphone pieghevoli. Nonostante i due produttori più importanti lanceranno le loro proposte tra poco, Samsung con il suo Galaxy Fold e Huawei con il Mate X, pare che per loro non ci sia ancora spazio e rimarranno per almeno 5 anni un mercato di nicchia.

Si prospetta infatti che la loro quota di mercato riuscirà a raggiungere un misero 5% tra gli smartphone di fascia alta solo nel 2023, equivalenti a circa 30 milioni di unità, una quantità che probabilmente soltanto Samsung e Huawei riusciranno soddisfare pienamente. Secondo Gartner, sarà soltanto questo il periodo in cui Apple penetrerà il lento mercato degli smartphone pieghevoli. Certo, sono tutte supposizioni, ma è anche vero che si basano sul modus operandi a cui il gigante di Cupertino ci ha abituato in questi ultimi anni.

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Samsung sarà la prima a scendere in campo con il suo Galaxy Fold. / © Samsung

Gli analisti hanno molto a cui pensare

Per i vari gruppi di studiosi e analisti, incaricati di preparare le aziende al cambiamento, il CEO di AT&T ha appena fornito un utile argomento su cui riflettere. Se la sua visione dovesse tramutarsi in realtà, questa avrebbe delle implicazioni a lungo termine davvero significative che altererebbero qualsiasi tipo di attività online, fornitori di componenti, sviluppatori di app, fornitori di servizi, senza dimenticare gli stessi produttori di dispositivi, specie coloro che hanno (stupidamente) basato il loro modello di business esclusivamente in questi settori.

I più furbi hanno già iniziato ad investire nel futuro, mentre altri stanno ancora pensando a creare la nuova app rivoluzionaria o l’ennesimo smartphone dotato di chissà quale funzionalità. Cosa succederà a questi ultimi quando la loro testa dura li porterà al fallimento?

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2 Commenti
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  • Simone Costi 21
    Simone Costi 18 apr 2019 Link al commento

    Qualsiasi cosa sostituisca gli smartphone, deve avere un jack audio e un' USB type C


  • Alessandro Agostini 33
    Alessandro Agostini 17 apr 2019 Link al commento

    Bell'articolo, niente da dire!
    Nel mio piccolo devo dire che mi sono un po' stancato dello smartphone e sto valutando l'acquisto di un telefono semplice tipo Nokia 3310

    mauro capozza